Scusatemi, il post di ieri è stato un po' pesante ma a volte alcune cose mi fanno scattare una molla di ribellione alla quale difficilmente riesco a resistere.
Oggi in compenso cercherò di farvi distrarre un po' con questi tagliolini.
L'idea di accompagnare seppie ed asparagi l'avevo vista su un vecchio numero de La Cucina Italiana, se non ricordo male quello di maggio 2011 o giù di lì.
Non mi convincevano però i fusilli, ci vedevo meglio una pasta lunga, e nemmeno del tutto il procedimento, che prevedeva di scottare le seppie prima di cucinarle.
Sabato sera avevo a cena dei carissimi amici, avevo promesso asparagi ma avevo voglia di pesce, quindi quale occasione migliore per provare questo piatto?
Quindi sabato pomeriggio si va a fare la spesa, si comprano le seppie fresche dal pescivendolo ed Andrea, che è goloso quanto se non più di me, mi propone di usare dei tagliolini al nero di seppia.
E certo che sì, ottima idea!
Però non avevo il tempo per farli io con le mie manine, ma un pastificio artigianale ci ha soccorso e così eccoci a casa, lui a preparare la tavola (è il suo compito, oltre che fotografare i piatti) e io a preparare la cena.
A questo punto io, che faccio tutto sempre facile e tendo a rimuovere le cose, apro il cartoccio delle seppie e all'improvviso mi ricordo che pulirle non è sicuramente una delle cose più piacevoli del mondo!
Perchè "sguillano" dalle mani, macchiano di nero, sfuggono da tutte le parti e, non ultimo, è anche un'operazione un po' macabra.
Ma vediamo nel dettaglio come si fa, nel caso vi venisse voglia di cimentarvi in questa operazione.
Innanzitutto armatevi di forza e coraggio, lo so, son brutte brutte, ma anche tanto buone!
In caso di panico recitate un mantra.
Se non basta ricorrete agli psicofarmaci.
Personalmente prima di dare il via alle operazioni vi consiglierei di mettervi dei guanti altrimenti finirete per trovarvi le mani macchiate di nero, come me, per giorni e giorni.
A questo punto prendete la prima seppia, guardatela, convenite con me che è bruttina forte, ma da una parte fa anche un po' pena poretta!
Respirate, fatevi forza e con decisione separate la testa dai tentacoli.
A questo punto potete decidere il da farsi a seconda di come vi piace affrontare le cose della vita: potete continuare a separare teste dai tentacoli fino alla fine delle seppie e poi passare allo step successivo; oppure, se non amate la ripetitività, passate subito alla fase due dell'operazione.
Prendete dunque la testa della seppia numero uno, ed esercitando una minima pressione sfilate il famoso osso di seppia, sì, quel coso lì, duro, piatto ed ovale.
Ora arriva il bello: la seppia si aprirà e rivelerà tutta la schifezza che ci sta dentro e voi, calmi ed imperturbabili, rimuoverete il tutto senza lamentarvi nè fare versacci nè tantomeno dire parolacce (tanto avete bevuto una boccetta di Lexotan, no?!?!)
Fatto questo sciacquate bene la seppia sotto acqua corrente e guardate come sembra già più commestibile!
Ma non esultate, non siete nemmeno a metà strada!
Adesso dovrete spellarla, e lì vi ci voglio.
Perchè farlo senza infamare la povera bestia non è certo un gioco da ragazzi.
Ma è lì che si vede la vera classe!
Per cui cercate di afferrare la pelle da un angolino, un po' come si fa con gli stickers, e di tirarla. Dovrebbe venire via tutta intera, o quasi....no?
Non vi riesce???
E ci credo, c'avete i guanti!!!
Levate i guanti e ricominciate, sempre senza parolacce.
Fatto??? Noooo?
Riprovate!
Fatto??? Noooo?
Riprovate!
Fatto??? Noooo?
Riprovate!
Fatto??? Siiiiiiii!
Perfetto!
Vi sentite sollevati??? Sbagliate!
Perchè ora vi aspettano i tentacoli!
Prendete un ciuffetto, guardatelo, è ancora più bruto della testa!
Tra l'altro ci son quei due poveri occhietti fradici che vi guardano.
Brrrrrr....reprimete il brivido, distogliete lo sguardo, pensate alla cena e con un paio di forbici tagliate via la parte degli occhi e del becco.
A questo punto ci sta anche che vi parta uno schizzo di roba.
A me è successo.
Calma, non è ancora il momento di imprecare.
Sciacquate le mani, asciugatele, pulite la cucina e ricominciate da dove eravate rimasti!
Riprendete il ciuffetto, lavatelo bene e cercate di levare più pelle possibile.
Ottimo, la seppia numero uno è andata!
Peccato ce ne siano un altro tot!
Ora potete imprecare!
Anche perchè nel frattempo squillerà almeno un paio di volte il telefono, se avete uno o più gatti tenteranno di dare la scalata al lavandino arrampicandosi sulle vostre gambe e piantandovi ben bene gli artigli, passeranno a farvi visita i testimoni di Geova e varie altre amenità allieteranno il vostro lavoro.
Ma io ho estrema fiducia in voi, anche perchè se ho imparato io può farlo chiunque.
E se vi venisse in mente di comprare le seppie decongelate già pulite (io onestamente un pensierino ce l'avevo fatto!) ricordatevi sempre quello che mi ha detto la mia pescivendola: "Quelle rimangono CALLOSE".....
Brrrrrrr, no no, dammi quelle sudicie che me le pulisco! :)
Tempo occorrente:
20 minuti per la pulizia delle seppie + 20 minuti
Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di tagliolini neri
un paio di seppie di dimensioni medio-piccole
un mazzetto di asparagi
uno spicchio di aglio
un peperoncino
prezzemolo tritato
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale q.b.
Pulire le seppie (ihihihihihi) e ridurle a striscioline sottili.
In un'ampia padella far soffriggere lo spicchio d'aglio ed il peperoncino in un cucchiaio di olio, quindi unire le seppie tagliate e farle cuocere a fiamma media, fino a che non avranno riassorbito tutto il loro liquidino (ci vorranno circa 10 minuti).
Sfumare con il vino bianco, alzare la fiamma e lasciar evaporare, quindi unire gli asparagi che nel frattempo avrete pulito e ridotto a rondelle.
Regolare di sale, allungare con un poco di acqua tiepida o di brodo vegetale, coprire e lasciar cuocere il sugo per altri 5-6 minuti.
Spegnere avendo cura che rimanga un bel po' di fondo di cottura.
Cuocere i tagliolini al dente, scolarli tenendo da parte un po' dell'acqua di cottura, e saltarli nella padella con il condimento e allungando eventualmente con l'acqua tenuta da parte.
Servire i tagliolini caldi spolverati con un po' di prezzemolo tritato?
Secondo me ne è valsa la pena!