Ebbene sì, io sono quella dell'ultimo momento.
Perchè rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani?
"Perchè mettersi a dieta se tanto l'estate è lontana? Mangiamo, brindiamo e quando sarà il momento mi preoccuperò!" mi dicevo.....
Che poi pareva proprio che il caldo non dovesse arrivare, e che dunque la famigerata prova costume fosse quasi solo un brutto sogno.......
Invece è arrivata l'estate finalmente, e con lei il caldo, e con lei il costume....e così domenica, in bikini di fronte allo specchio, bianca come un cencio lavato e con quei chiletti in più che non potevo più ignorare, mi son guardata e mi sono sentita come una mozzarella, anzi, come una burrata e, folgorata sulla via di Damasco, mi son detta che qualcosa dovevo fare.
Nulla di drastico, per carità, non fa per me, nulla di sbilanciato, niente Dukan, niente tisanoreica, niente dieta del melone e via dicendo, solo un po' più di attenzione e qualche paletto in più da rispettare: dunque addio alla pizzetta di metà mattina, addio ai pranzi comprati in giro, addio agli aperitivi (almeno a quelli infrasettimanali)....
Posso farcela, di sicuro non diventerò una sirenetta in una settimana ma magari qualcosina per strada la perdo (soprattutto se mi mettessi in testa di fare anche del moto ma ecco, questa la vedo dura davvero!!).
Dunque piatti leggeri ma gustosi che, complici la frutta e verdura di stagione, diventano saporiti senza appesantire il fisico già affaticato dal caldo e il girovita un po' troppo abbondante.
Nel frattempo poi mi è arrivato il pacco dell'olio Intini, un'azienda nata nel lontano 1928 ad Alberobello, nel cuore della Murgia Barese.
In un percorso che vede costantemente andare di pari passo la volontà di offrire un olio di qualità sempre superiore e la maestria nel settore, la ricerca di nuove soluzioni produttive e il rispetto delle più antiche tradizioni, gli studi più innovativi e una rigorosa selezione della materia prima, l'Olio Intini oggi si presenta come un prodotto naturale e dagli standard qualitativamente elevatissimi e proiettato in maniera competitiva nel mercato dell'enogastronomia d’eccellenza.
A riprova di ciò i numerosissimi riconoscimenti dei vati prodotti dell'azienda: infatti, oltre
all’inserimento nelle più autorevoli guide del settore (Gambero Rosso, Slow Food, Flos Olei di Marco Oreggia e la tedesca Merum Taschenführer Olivenöl), gli extravergini di oliva Intini hanno ottenuto per l’anno 2013 notevoli apprezzamenti da parte delle giurie dei più prestigiosi concorsi oleari al mondo.
Ben tre medaglie d’oro giungono dagli Stati Uniti, precisamente due Gold Medal Robust dal Los Angeles Extravirgin Olive Oil Award per i Monocultivar Picholine e Cima di Mola, e una Gold Medal dal New York International Extra Virgin Olive Oil Competition per il blend Affiorato.
Il Monocultivar Cima di Mola, fiore all’occhiello dell’azienda, oltre alla medaglia d’oro d’Oltreoceano ottiene due importanti riconoscimenti al Mocultivaroliveoil di Gino Celletti (Gold Medal e Best Packaging), e due primi posti nella sezione Monovarietali fruttato intenso ai concorsi Oro d’Italia e Oro di Puglia. Riceve altresì il Premio Frantoiani Sezione Monocultivar al Concorso Montiferru, la cui giuria di esperti premia anche l’Affiorato nella Sezione Pluricultivar.
Infine l’ultimo arrivato in casa Intini, il biologico bio, ha conquistato un primo posto nella categoria fruttato intenso al concorso Orciolo d’Oro e una Silver Medal al Premio Internazionale Biol di Andria.
E così ho approfittato subito per cominciare ad assaggiare i vari campioni di olio e per imparare a riconoscerne le caratteristiche organolettiche ed i migliori abbinamenti al cibo.
Perchè ovviamente stare a dieta significa anche tagliare i grassi e i condimenti in eccesso, ma non privarsene del tutto.
Dunque poco olio, ma buono!
Poco anche il farro, ma accompagnato da tante verdure fresche e dal profumo delle erbe aromatiche!!!
Tempo occorrente:
40 minuti (meglio se preparata in anticipo e lasciata insaporire qualche ora)
Ingredienti per 2 persone:
100 gr. di farro perlato
un mazzetto di asparagi
alcuni pomodorini Piccadilly
una ricca manciata di erbe aromatiche (timo, basilico, prezzemolo, maggiorana, meglio se fresche)
la buccia e il succo di mezzo limone non trattato
sale q.b.
Portare ad ebollizione in una pentola abbastanza capace l'acqua per la cottura del farro, e a bollore versare il cereale insieme ad un poco di sale grosso.
Cuocere secondo i tempi indicati sulla confezione e solo cinque minuti prima di scolare unire gli asparagi lavati, asciugati e tagliati a tronchetti.
Nel frattempo in una ciotola abbastanza grande disporre i pomodorini affettati, le erbe aromatiche e le zeste di un limone non trattato.
In un barattolino versare l'olio, il succo del mezzo limone e un pizzico di sale, chiudere con il coperchio ed agitare fino ad ottenere un'emulsione omogenea, con cui condire i pomodori e le erbe.
A cottura avvenuta scolare il farro e gli asparagi e raffreddarli sotto acqua corrente fredda, quindi versarli nella ciotola e mescolare insieme al condimento ai pomodori ed erbe aromatiche.
Se possibile lasciar insaporire qualche ora prima di sevire, in modo che tutti gli ingredienti e tutti i profumi abbiano il tempo di riposare insieme e di dare il meglio di sè!
*Piccola nota sull'olio utilizzato, il Denocciolato: ottenuto dal blend delle varietà Ogliarola e Leccino, tipiche della Murgia, è ottenuto grazie ad un metodo di lavorazione che esclude il nocciolo dalla frangitura.
Il prodotto, estratto dalla sola polpa di oliva, è ideale per chi ama un sapore più puro, delicato.
Più longevo degli altri oli, è ideale nell’alimentazione dei più piccoli.
Io l'ho scelto proprio per la sua delicatezza, in un piatto in cui già dominano il sapore forte degli asparagi, l'acidulo del pomodoro e l'aspro del limone, per conferire maggior equilibrio.