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giovedì, giugno 20, 2013

Insalatina di seppie e asparagi di fine primavera

"Ogni volta che mi dico é l'ultima ricetta con asparagi vado a far spesa e ne trovo di belli.."

Questo scriveva l'altro giorno la mia amica Claudia.
E io uguale a lei.
Quasi quasi mi vergogno a darvi ancora ricette con gli asparagi, ogni volta penso che ormai è l'ultima, e invece al mercato ne ho trovati ancora, di così belli che non si poteva dire di no!!
E così una parte cospicua è stata usata nell'insalata di farro, i rimanenti ho pensato di utilizzarli in una freschissima insalatina insieme alle seppie.

Il piatto non ha nulla di geniale, ma è estremamente semplice, è fresco, è light ma ricco di gusto....del resto più vado avanti e più capisco che a me il pesce piace così, senza tanti fronzoli, con giusto un paio di ingredienti che ne esaltino il sapore senza mascherarlo o snaturarlo.
Io l'ho servito per antipasto insieme ad altre cosine in occasione di una cena che abbiamo fatto qualche sera fa, ma anche come pranzetto è perfetto, specie se preparato la sera prima!!






Tempo occorrente:
40 minuti circa  (meglio se preparata in anticipo e lasciata insaporire qualche ora)

Ingredienti (per 2 porzioni normali o per 4 assaggi):
2 seppie medie, pulite
una decina di asparagi
le zeste ricavate da mezzo limone biologico
sale q.b.
peperoncino tritato a piacere
olio extravergine di oliva (anche stavolta Intini blend Denocciolato)


Se le seppie sono già pulite basterà limitarsi a lavarle accuratamente, altrimenti procedere come indicato QUI.
Se si vuole procedere con la pentola a pressione basterà cuocerle in pochissima acqua per una ventina di minuti a partire dal fischio.
Altrimenti possono essere cotte al vapore per una quarantina di minuti.
Intanto lavare anche gli asparagi, ridurli a tronchetti e sbollentarli 4-5 minuti in poca acqua.
Scolarli e raffreddarli sotto acqua corrente in modo che il colore rimanga brillante e che non si cuociano troppo.
Quando le seppie saranno cotte e tenerissime, scolarle tenendo da parte un po' dell'acqua di cottura, lasciarle intiepidire e quindi affettarle sottilmente.
In una ciotola unire gli asparagi con le seppie e con un po' di zeste di limone.
In un barattolo unire 10 gr. di olio, un pizzico di sale, il peperoncino a  piacere e un paio di cucchiai dell'acqua di cottura delle seppie.
Chiudere il barattolo ed agitare fino ad ottenere una emulsione.
Condire l'insalatina e mescolare bene.

Buona anche tiepida, è sicuramente meglio se lasciata riposare qualche ora.

P.S.: Elena, questa è per te!!! ;)


martedì, giugno 18, 2013

L'insalata di farro con asparagi ed erbette aromatiche e una nuova collaborazione sotto il segno del gusto e della salute

Ebbene sì, io sono quella dell'ultimo momento.
Perchè rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani?

"Perchè mettersi a dieta se tanto l'estate è lontana? Mangiamo, brindiamo e quando sarà il momento mi preoccuperò!" mi dicevo.....
Che poi pareva proprio che il caldo non dovesse arrivare, e che dunque la famigerata prova costume fosse quasi solo un brutto sogno.......

Invece è arrivata l'estate finalmente, e con lei il caldo, e con lei il costume....e così domenica, in bikini di fronte allo specchio, bianca come un cencio lavato e con quei chiletti in più che non potevo più ignorare, mi son guardata e mi sono sentita come una mozzarella, anzi, come una burrata e, folgorata sulla via di Damasco, mi son detta che qualcosa dovevo fare.

Nulla di drastico, per carità, non fa per me, nulla di sbilanciato, niente Dukan, niente tisanoreica, niente dieta del melone e via dicendo, solo un po' più di attenzione e qualche paletto in più da rispettare: dunque addio alla pizzetta di metà mattina, addio ai pranzi comprati in giro, addio agli aperitivi (almeno a quelli infrasettimanali)....
Posso farcela, di sicuro non diventerò una sirenetta in una settimana ma magari qualcosina per strada la perdo (soprattutto se mi mettessi in testa di fare anche del moto ma ecco, questa la vedo dura davvero!!).

Dunque piatti leggeri ma gustosi che, complici la frutta e verdura di stagione, diventano saporiti senza appesantire il fisico già affaticato dal caldo e il girovita un po' troppo abbondante.


Nel frattempo poi mi è arrivato il pacco dell'olio Intini, un'azienda nata nel lontano 1928 ad Alberobello, nel cuore della Murgia Barese. 




In un percorso che vede costantemente andare di pari passo la volontà di offrire un olio di qualità sempre superiore e la  maestria nel settore, la ricerca di nuove soluzioni produttive e il rispetto delle più antiche tradizioni, gli studi più innovativi e una rigorosa selezione della materia prima, l'Olio Intini oggi si presenta come un prodotto naturale e dagli standard qualitativamente elevatissimi e proiettato in maniera competitiva nel mercato dell'enogastronomia d’eccellenza.

A riprova di ciò i numerosissimi riconoscimenti dei vati prodotti dell'azienda: infatti, oltre all’inserimento nelle più autorevoli guide del settore (Gambero Rosso, Slow Food, Flos Olei di Marco Oreggia e la tedesca Merum Taschenführer Olivenöl), gli extravergini di oliva Intini hanno ottenuto per l’anno 2013 notevoli apprezzamenti da parte delle giurie dei più prestigiosi concorsi oleari al mondo.

Ben tre medaglie d’oro giungono dagli Stati Uniti, precisamente due Gold Medal Robust dal Los Angeles Extravirgin Olive Oil Award per i Monocultivar Picholine e Cima di Mola, e una Gold Medal dal New York International Extra Virgin Olive Oil Competition per il blend Affiorato.

Il Monocultivar Cima di Mola, fiore all’occhiello dell’azienda, oltre alla medaglia d’oro d’Oltreoceano ottiene due importanti riconoscimenti al Mocultivaroliveoil di Gino Celletti (Gold Medal e Best Packaging), e due primi posti nella sezione Monovarietali fruttato intenso ai concorsi Oro d’Italia e Oro di Puglia. Riceve altresì il Premio Frantoiani Sezione Monocultivar al Concorso Montiferru, la cui giuria di esperti premia anche l’Affiorato nella Sezione Pluricultivar.

Infine l’ultimo arrivato in casa Intini, il biologico bio, ha conquistato un primo posto nella categoria fruttato intenso al concorso Orciolo d’Oro e una Silver Medal al Premio Internazionale Biol di Andria


E così ho approfittato subito per cominciare ad assaggiare i vari campioni di olio e per imparare a riconoscerne le caratteristiche organolettiche ed i migliori abbinamenti al cibo.

Perchè ovviamente stare a dieta significa anche tagliare i grassi e i condimenti in eccesso, ma non privarsene del tutto. 

Dunque poco olio, ma buono! 
Poco anche il farro, ma accompagnato da tante verdure fresche e dal profumo delle erbe aromatiche!!!





Tempo occorrente:
40 minuti (meglio se preparata in anticipo e lasciata insaporire qualche ora)

Ingredienti per 2 persone:
100 gr. di farro perlato
un mazzetto di asparagi
alcuni pomodorini Piccadilly
una ricca manciata di erbe aromatiche (timo, basilico, prezzemolo,  maggiorana, meglio se fresche)
la buccia e il succo di mezzo limone non trattato
sale q.b.
10 gr. di olioextravergine di oliva (io Intini blend Denocciolato)*

Portare ad ebollizione in una pentola abbastanza capace l'acqua per la cottura del farro, e a bollore versare il cereale insieme ad un poco di sale grosso.
Cuocere secondo i tempi indicati sulla confezione e solo cinque minuti prima di scolare unire gli asparagi lavati, asciugati e tagliati a tronchetti.
Nel frattempo in una ciotola abbastanza grande disporre i pomodorini affettati, le erbe aromatiche e le zeste di un limone non trattato.
In un barattolino versare l'olio, il succo del mezzo limone e un pizzico di sale, chiudere con il coperchio ed agitare fino ad ottenere un'emulsione omogenea, con cui condire i pomodori e le erbe.
A cottura avvenuta scolare il farro e gli asparagi e raffreddarli sotto acqua corrente fredda, quindi versarli nella ciotola e mescolare insieme al condimento ai pomodori ed erbe aromatiche.

Se possibile lasciar insaporire qualche ora prima di sevire, in modo che tutti gli ingredienti e tutti i profumi abbiano il tempo di riposare insieme e di dare il meglio di sè!

*Piccola nota sull'olio utilizzato, il Denocciolato: ottenuto dal blend delle varietà Ogliarola e Leccino, tipiche della Murgia, è ottenuto grazie ad un metodo di lavorazione che esclude il nocciolo dalla frangitura.
Il prodotto, estratto dalla sola polpa di oliva, è ideale per chi ama un sapore più puro, delicato. 
Più longevo degli altri oli, è ideale nell’alimentazione dei più piccoli. 
Io l'ho scelto proprio per la sua delicatezza, in un piatto in cui già dominano il sapore forte degli asparagi, l'acidulo del pomodoro e l'aspro del limone, per conferire maggior equilibrio.

mercoledì, giugno 05, 2013

Lo SmartCooking e l'insalata aromatica con verdure di primavera e prosciutto croccante

Voi lo sapete vero che cerco di essere sempre molto attenta al cibo che porto in tavola?
Direi che la mia cura in tal senso è quasi il mio marchio di fabbrica, la scelta delle materie prime, la ricerca di ingredienti antichi, il desiderio di approcciare il cibo con consapevolezza e rispetto.......


E' quindi per me un onore grande presentarvi una nuova iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano che trovo bellissima e utilissima: dal 17 aprile è online la Parmigiano Reggiano Chef, la prima competizione internazionale di ricette online organizzata da Parmigiano Reggiano.

Si tratta di una competizione rivolta al pubblico in rete e a tutti i foodbloggers, accessibile attraverso una app raggiungibile sia tramite facebook https://apps.facebook.com/pr-chef che attraverso il sito https://apps.parmigianoreggiano.it/prchef.

Il tema della gara è lo SmartCooking, una tendenza innovativa che si ispira alle buone pratiche in cucina e e che si è prefissa come scopo quello di rieducarci alle buone abitudini alimentari, ad una maggiore valorizzazione del cibo, alla riduzione degli sprechi, ed alla riscoperta di ingredienti dimenticati e al riutilizzo degli avanzi.

In poche parole, di creare cultura in cucina.




Ecco, secondo voi potevo non aderire con immenso entusiasmo a questa iniziativa?
No, certo, non potevo!

Ed allora la ricetta di oggi, rapida e fresca, voglio dedicarla proprio a  questi importanti principi.

Ho preso qualche asparago lessato che era avanzato da una precedente  preparazione, un fondino di prosciutto semidolce, qualche foglia di pianta aromatica, che secondo me dà sempre quel quid in più ad ogni piatto, e ne ho fatto questa insalatina smart, ottima come antipastino leggero, come contorno o come pasto completo da portare in ufficio.




Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
un mazzetto di insalatine novelle da taglio
qualche asparago, già sbollentato
30-40 gr. di prosciutto semidolce
Parmigiano Reggiano
qualche rametto di timo limone e maggiorana
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
aceto di mele a piacere
mezzo cucchiaino di miele

Lavare le insalatine accuratamente, ridurle in pezzi con le mani e disporle sul piatto di portata.
Ridurre il prosciutto a fettine non troppo sottili e farlo tostare un paio di minuti in una padellina antiaderente, finchè non diventa croccante, quindi spezzarlo grossolanamente con le mani.
Sul letto di insalatine disporre gli asparagi tagliati a tronchetti, il prosciutto croccante e scaglie di Parmigiano reggiano a piacere.
In un barattolo versare gli ingredienti per il condimento: un pizzico di sale, una macinata di pepe (facoltativa), il miele, l'aceto di mele (io pochissimo), le erbearomatiche e un poco di olio. 
Sigillare con il tappo e agitare fino ad ottenere un'emulsione omogenea.
Servire l'insalatina con la vinaigrette alla erbe.

Altre ricette Smart???
Stay tuned!!




martedì, giugno 04, 2013

Mood salmastro e i totani ripieni di pisellini al forno

Continuiamo con il mood salmastro, vi va???

Io ne ho tanto bisogno, mi serve per combattere la sonnolenza, la noia, la piattezza di queste giornate un po' stupide.
Allora alziamo il volume delle casse, solo tre minuti, e godiamoci insieme questa........



Ed intanto dedichiamoci alla cena, pesce ovviamente!
Con gli ultimi pisellini che la stagione mette a disposizione, e qualche bel totano, ho pensato di ri-immaginare un grande classico della cucina italiana: le seppie in umido con i piselli.

Ecco la mia versione.



Tempo occorrente:
un'ora circa

Ingredienti per 2 persone:
4-6 totani freschi*
una tazza di pisellini freschi sgranati
un uovo
due cucchiai di pane grattato
prezzemolo e basilico freschi
due grappolini di ciligini
olio extravergine di oliva
una tazzina di vino bianco secco
sale q.b.

* Solita storia....avete un pescivendolo che vi pulisca i totani??? Fortunati mortali!
Non l'avete? Rassegnatevi, questi son peggio delle sardine di ieri
Non avete idea di come fare? Vale lo stesso discorso delle seppie, parolacce comprese!

Accendere il forno a 180°.
Sbollentare i pisellini in acqua bollente appena salata per circa cinque minuti, quindi scolarli e passarli sotto acqua fredda.
Sciacquare bene i totani sotto acqua corrente, quindi prelevare i tentacoli e metterli nel mixer insieme al prezzemolo, a qualche foglia di basilico e un pizzico di sale.
Tritare i tentacoli quindi unirli in una ciotola insieme ai pisellini, all'uovo ed al pangrattato, mescolando fine ad ottenere una farcia omogenea.
Con il composto ottenuto riempire le sacche dei totani e chiuderle con degli stuzzicadenti.
Adagiare i fagottini e i grappoli di pomodorini, lavati ed asciugati, su una placca foderata di carta da forno.
Salare, irrorare con un filo di olio e versare il vino.
Coprire la teglia con alluminio e cuocere in forno per una ventina di minuti, quindi scoprire e terminare la cottura per altri 10-15 minuti circa.
Se il sugo dovesse risultare troppo liquido spostarlo in una piccola casseruola e farlo restringere sul gas a fiamma vivace.
Se al contrario dovesse essersi ristretto troppo, deglassarlo con un altro po' di vino e poca acqua.
Affettare i totani e servirli con i pomodorini e il sughetto.

Ecco, ora basta stare al sole eh, sennò vi ustionate! :)


giovedì, maggio 23, 2013

Son sempre stata un po' strana........e gli spaghettoni piccanti con barba di frate e pomodorini al profumo di alici

Odiavo andare all'asilo, avevo il terrore degli altri bambini, eppure a cinque anni da poco compiuti sedevo felice sui banchi della prima elementare.

Avevo paura delle bambole ma amavo giocare con i giocattoli dei miei amici maschietti, e a Babbo Natale chiedevo la pista Playmobil invece della casa di Barbie. Però mi divertivo anche a fare la maglia e il punto a croce con la nonna, e di sicuro ero molto più brava allora di adesso!

Non mi interessavano le pentoline di plastica e il Dolceforno, a me piaceva guardare la nonna fare gli gnocchi, preparare i supplì, pulire il pesce, e se oggi so cucinare alcuni piatti della tradizione credo sia dovuto alla mia curiosità di allora.

Al contrario di tanti figli unici divenuti primogeniti presi l'arrivo di mia sorella come una gran festa, e quel fagottino giunto in casa da chissà dove come un magnifico regalo tutto per me. Inutile dire che me ne sentii responsabile fin dal primo sguardo, e tuttora la "piccoletta" di casa ogni tanto si lamenta della mia iperprotettività!

Ero timida, molto timida, eppure adoravo salire sul palco del piccolo teatro di Grosseto per il saggio di piano, e suonare calma e tranquilla come se fossi stata sola.

I miei genitori non dovevano fare alcuno sforzo per staccarmi dalla tv perchè la sera a me piaceva chiudermi in camera, accendere l'abat-jour e leggere, leggere, leggere, perdendomi in mondi tutti miei.

E amavo le verdure! E in primavera, quando in tavola ricomparivano gli agretti, o barba di frate, ero felice come una pasqua, tanto che quando era periodo la nonna e la mamma li compravano quasi solo per vedere le mie feste.

Vedo tanto della donna che sono oggi in quella bambina strana.......compreso il fatto che quando vedo i mazzetti di barba di frate non resisto, li devo comprare!

Ma dai e dai mi ero un po' stancata di mangiarli sempre "all'agro" ed ero alla ricerca di qualche nuova ispirazione.
E così, quando su Pinterest sono incappata in una foto decisamente accattivante, sono andata subito a cercare l'autrice della ricetta..... "tò, ma è la Kitty di Kitty's Kitchen, ci siamo conosciute a Roma al raduno, che ragazza deliziosa!" dico tra me e me......e che idea mi hai dato Kitty! 

Io da te ho preso lo spunto, poi come sempre ho apportato le mie varianti, ma senza la tua meravigliosa foto e la tua sfiziosa ricetta probabilmente a questo piatto non ci sarei mai arrivata....e sarebbe stato un vero peccato!!! 
Grazie :)



Tempo occorrente:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di spaghettoni (io Delverde)
un mazzetto di barba di frate
alcuni pomodori ciliegini
quattro o cinque filetti di alici sott'olio
uno spicchio di aglio 
un peperoncino
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Per prima cosa mettere a bollire l'acqua per la pasta.
In una padella abbastanza ampia far scaldare un cucchiaio di olio in cui farete sciogliere i filetti di alici facendovi nel frattempo dorare lo spicchio di aglio e il peperoncino. 
Unire quindi i pomodorini divisi in due e farli appassire a fiamma media con la padella coperta per 7-8 minuti, regolando di sale, se dovesse servire, solo verso la fine.
Intanto pulire gli agretti liberandoli della piccola radice terrosa, e lavarli abbondantemente sotto acqua corrente.
Quando l'acqua sarà giunta ad ebollizione salare, mettere giù gli spaghetti e dopo circa cinque minuti unire la barba di frate.
Scolare la pasta e la verdura al dente, saltare nella padella insieme al sugo di pomodorini e alici (se serve allungare un po' con l'acqua di cottura della pasta) e servire gli spaghettoni ben caldi.

martedì, maggio 21, 2013

Che testa ragazzi!!! Il tortello integrale scomposto con finocchietto selvatico e finto ragù di mandorle

Chi mi conosce bene sa che ogni tanto mi perdo con la testa fra le nuvole, e di fronte alle mie performance ormai scuote la testa con calma rassegnazione e sorride.
Anche chi mi legge da un po' ha cominciato a capire che di tanto in tanto divento svampita e ne combino una delle mie. 

Ma ultimamente ero stata brava davvero, tanto che avevo addirittura pensato che la testa fosse ormai saldamente ancorata sulle spalle. 
Precisa, presente, impeccabile, mai un telefonino abbandonato chissà dove,  mai un hard disk infilato nella borsa sbagliata, mai una confezione di zucchero riposta nello scolapiatti sovrappensiero........

Beh, tranquilli, son tornata in me e ieri me ne sono data la prova ben due volte!
Non ci credete? Sentite qui!

Prova n. 1:
Come sapete è appena trascorso il termine ultimo per l'invio delle ricette per il mio contest. Quindi ieri volevo scrivere un bel post, avevo un bel po' di cose da dire in proposito, e che ho fatto??? Ho scritto, ho ringraziato, mi sono emozionata a pensare a quante ricette mi avete mandato, vi ho lasciato una ricettina e ho pubblicato.......e tutte le altre cose che vi volevo dire??? Beh, quelle sono rimaste intrappolate da qualche parte nella mia testa in attesa di qualcuno che le salvasse dall'oblio!

Che vi volevo dire? Beh, oltre ai ringraziamenti volevo intanto ricordarvi che adesso la parola passa allo chef Giuseppe Capano, che è già lì a lavoro per valutare le vostre ricette cercando, se possibile, di uscirne vivo!
Al momento non so indicarvi dei tempi precisi per la proclamazione dei vincitori, ma vi terrò aggiornati.

E poi volevo raccontarvi che strada facendo avevo avuto un'altra ideuzza che è diventata realizzabile grazie agli amici di #Food140 Blogger Academy
Di che si tratta? Beh, ho pensato che sarebbe stato carino selezionare alcune delle ricette pervenute e crearne dei menu il più possibile vicini ai principi green promossi dalla Carta dei Foodblogger, di cui sono una (orgogliosa) firmataria. 
I menu saranno quindi raccolti in un pdf che verrà pubblicato sul sito di #Food140
E dunque su questo fronte siamo a lavoro, vi terrò naturalmente aggiornati nella speranza che l'idea vi piaccia!

Prova n. 2:
Avete presente quel bel contest di Il Gatto Ghiotto, sì, proprio quello, le Ricette Spontanee?!?
Visto il tema non potevo davvero mancare, e avevo già mandato un paio di ricette, ma non ne ero particolarmente soddisfatta. E così il cervellino continuava a lavorare, girare, elaborare per trovare la soluzione definitiva, quella che mi soddisfacesse.
Domenica mattina l'illuminazione, ispiratissima schizzo dal letto e comincio a preparare......impasta, lessa, trita, mi sono divertita un sacco e a pranzo ci siamo gustati davvero un bel piattino!
Peccato che il contest scadeva il 15 maggio.....e domenica era il 19.......

E vabbè, io ormai la ricetta ve la racconto lo stesso........



Tempo occorrente:
un'ora circa

Ingredienti per 2 persone:

Per la pasta:
100 gr. di farina integrale di grano tenero (io Molino Chiavazza)
un uovo 
una tazzina di latte (facoltativo)
un cucchiaino di olio
un pizzico di sale

Per il ripieno:
un mazzetto di foglie fresche di finocchietto selvatico
100 gr. di ricotta di pecora
un cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato
una spolverata di noce moscata
un pizzico di sale

Per il finto ragù:
mezza carota
una costa di sedano
una cipollina novella
un paio di rametti di maggiorana
50 gr. di mandorle pelate
una tazzina di brodo vegetale (io il mio homemade)
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
10 gr. di burro

Per prima cosa procedere con la preparazione della pasta: disporre la farina a fontana sul piano di lavoro e rompervi al centro l'uovo, aggiungendo anche un pizzico di sale ed un cucchiaino di olio; cominciando dall’interno sbattere le uova aiutandosi con una forchetta e aggiungendo via via la farina che si trova ai bordi della fontana. 
Quando la pasta comincerà ad essere manipolabile, infarinare le mani e cominciare a lavorare l’impasto con le mani stesse, fino ad ottenere una massa liscia e compatta (nel caso risultasse troppo asciutta, bagnare poco a poco con il latte).
Formare una palla, coprirla con la pellicola e lasciar riposare per circa mezz'ora.

Procedere quindi con il ripieno: lavare le foglie del finocchietto e farle sbollentare per circa dieci minuti in acqua bollente salata, quindi scolare bene, tritare finemente e mescolare insieme alla ricotta, al Parmigiano, alla noce moscata e al sale fino ad ottenere un composto omogeneo.

Intanto mettere a bollire l'acqua per la pasta e cominciare a preparare anche il finto ragù: in un poco d'olio e a fiamma bassa far appassire le verdure per il soffritto, inclusa la maggiorana, dopo averle tritate finemente. Quando queste cominceranno a prendere colore unire le mandorle, anch'esse ridotte a granella con il tritatutto, e lasciarle colorire. Sfumare con il vino bianco e quando sarà evaporato allungare con un poco di brodo, lasciando sobbollire il sughetto fino a che avrà raggiunto una consistenza cremosa. Mantecare con il burro e mantenere tiepido.

A questo punto si può tornare alla pasta: dividere il panetto in quattro parti e stenderle una per volta in modo da ottenere dei cerchi, che rifilerete nelle dimensioni desiderate con un coppapasta.
Lessare i dischi di pasta integrale in acqua salata in cui avrete versato anche un filo d'olio (aiuterà la pasta a non attaccarsi), quindi scolarli e procedere all'allestimento finale del piatto.
Si dispone il primo disco, si cosparge in maniera uniforme con la farcia di finocchietto e ricotta, si copre con il secondo disco, si condisce con il finto ragù e si completa, a piacere, con un'abbondante grattugiata di Parmigiano e del pepe nero freschissimo.

Il contest era scaduto ma noi, mentre ci spazzolavamo questi mega tortelli, avevamo già vinto lo stesso! :)











venerdì, maggio 17, 2013

Il Food Revolution Day e la tartare di ricotta e verdure con olio al basilico

Oggi è il Food Revolution Day e non potevo di certo non contribuire con una mia ricetta a questa magnifica iniziativa, fortemente voluta da Jamie Oliver, che ha tra i suoi scopi quello di sostenere e promuovere la cultura del mangiar bene e uno stile di vita più salutare per tutti.


Volevo però anche festeggiare il primo contest delle mie amiche Alice ed Ellen, dedicato alle tartare.
L'idea mi piace davvero un sacco anche perchè ha dei bei punti in comune con la mia filosofia del cibo che secondo me, almeno sulla tavola di tutti i giorni, deve essere sano, creativo, gustoso e rapido, così da poter permettere a chi ha poco tempo di concedersi un pasto gratificante e nutriente.

E' da questi due spunti dunque che nasce il piatto di oggi, la mia personalissima e semplicissima tartare, a basso impatto calorico, gluten free, vegetariana e.....naturalmente pronta in 15 minuti :)





Tempo occorrente:
15 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di ricotta di pecora
una carota
una zucchina
un po' di prezzemolo fresco
tre o quattro foglie di basilico fresco
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
uno spicchio di limone

In una ciotola mescolare la ricotta insieme ad un filo di olio, il sale, il pepe fresco ed il prezzemolo sminuzzato fino ad ottenere un composto omogeneo.
Con l'apposito attrezzo ridurre a julienne sia la carota che la zucchine, e conditele separatamente, ogni verdura in una ciotola, con sale e pepe. 
Alle zucchine unire anche un poco di limone.
In un recipiente alto e stretto frullare con il minipimer un paio di cucchiai di olio insieme al basilico, fino ad ottenere una salsina verde.
Assemblare le tartare con l'aiuto di un coppapasta, cominciando da uno strato di ricotta, seguito da uno di carote e completando con le zucchine.
Sfilare l'anello e servire completando con la salsina di olio e basilico.


Giornate lunghe, lunghissime ormai, e finalmente si può tentare di cominciare a fotografare con la luce naturale......adoro la bella stagione!!!


Con questa ricetta partecipo al contest di Pane Amore Celiachia, TARTARE


mercoledì, maggio 15, 2013

Momento lamento e il pollo alla lavanda e limone

Su dai, concedetemi un momento lamento, magari anche due........non lo faccio quasi mai ma oggi ne sento proprio il bisogno!
E poi se proprio non ve la sentite potete saltare direttamente alla ricetta :)

Momento lamento uno: da fine aprile la salute va a rotoli, nulla di preoccupante, per carità, ma comincio ad essere snervata. 
Ho cominciato con una settimana di febbre e infiammazione al piede destro, a letto, con il termometro e la Tachipirina da una parte e la borsa del ghiaccio e il Voltaren dall'altra. 
Ho proseguito per due settimane con una tosse assurda, vero che ci fumo sopra ma a nulla sono valse tisane, latte e miele, sciacqui e gargarismi vari.
Mi decido infine ad andare dal dottore, il quale mi comunica che ho una tracheite e mi ingozza di medicinali, e non faccio in tempo a rientrare a casa che mi trovo bloccata con la schiena. 
E così sono di nuovo qui, a casa, con l'antibiotico a destra e l'antinfiammatorio a sinistra, il gastroprotettore la mattina e i fermenti il pomeriggio, mi sembra di essere mia nonna, che si scriveva sulle scatole delle medicine quando e quanto prenderne perchè ne aveva così tante che sennò ci si perdeva.......

Momento lamento due: il mio povero blog, la luce dei miei occhi, soffre quanto me! 
Cucino poco, posto poco, non riesco a passare a trovare nessuno,  se prima era mio motivo di orgoglio rispondere a tutti i commenti che mi lasciate adesso non ci riesco e mi sento una pessima padrona di casa. 
E non mi dite che devo stare tranquilla e che capita a tutti, che tanto a me dispiace lo stesso, perchè ho bisogno di curare questo piccolo posto, come fosse casa mia, e vederlo trascurato mi spezza il cuore!

In questo momento un po' sballato però sono riuscita a trovare due perle che mi hanno fatto star bene di morale: una notizia bella, attesa e tanto desiderata da parte di una carissima amica/compagna di avventure, giunta stamani; e la telefonata ricevuta ieri mattina da Ladies and Capital, la registrazione di una mia ricetta per la radio e la notizia che sabato mattina, alle ore 11:50, mi potrete sentire on air sulle frequenze di Radio Capital.....e come direbbe Sandrina, son soddisfazioni!!!!

Bene, che siate sopravvissuti allo sproloquio o che abbiate deciso di saltarlo, vi lascio una delle poche cose che sono riuscita a cucinare in questo periodo. 
Il piatto non è mio ma ho preso ispirazione da La Piccola Cucina Parigina di Rachel Khoo, con qualche piccolo aggiustamento da parte mia.

Era delizioso!




Tempo occorrente:
mezz'ora per la marinatura + un'ora per la cottura

Ingredienti per 2 persone:
450 gr. di pollo nei pezzi che preferite (sovracosce, cosciotti, ali etc.....)
2 cucchiaini di lavanda essiccata
un cucchiaio di miele (io di acacia)
qualche rametto di timo fresco
il succo di un limone
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva (un paio di cucchiai)

Preparare la marinata mescolando insieme, in un contenitore abbastanza ampio, la lavanda leggermente pestata, l'olio, il miele, le foglioline di timo ed il succo di limone, fino ad ottenere una consistenza omogenea.
Adagiare i pezzi di pollo nella marinata e lasciarli insaporire circa mezz'ora, rigirandoli un paio di volte.
Giunto il momento di cucinare il pollo, accendere il forno a 200°.
Versare il pollo e la marinata in una teglia foderata in carta da forno, salare, pepare ed infornare per 45-60 minuti, girando di tanto in tanto la carne.
A cottura avvenuta servire il pollo cosparso con il suo sughetto ed accompagnare a piacere con una bella insalata o, come ho fatto io, con una "macedonia" di verdure di stagione, condite con sale, pepe, olio ed erbe aromatiche e lasciate cuocere in forno, in un'altra teglia, per circa mezz'ora.

P.S.: Con questa ricetta partecipo al contest di L'Ennesimo Blog di Cucina, CRE-AZIONI IN CUCINA, di maggio 







venerdì, maggio 10, 2013

Love is our resistance, e le mezze maniche dell'ultimo momento

Ieri sera, mentre tornavo a casa, la radio passava questa canzone.
Non mi piace tantissimo, anzi, la considero una delle più brutte di un gruppo che peraltro ascolto volentieri, ma contiene una piccola frase che adoro, che mi dà forza e coraggio, e che mi fa sempre fermare un attimo a pensare.

Love is our resistance........ l'Amore è la nostra resistenza.......

Sentite come suona bene. 
Sentite come queste due parole, amore e resistenza, si abbracciano pur avendo significati quasi opposti.
Sentite la forza che ne scaturisce.......

Io la trovo una frase gioiello, perchè di fronte alla vita, alla sua difficoltà, ai suoi drammi, per non soccombere bisogna combattere. 
Ogni giorno.
Opporre resistenza.

E allora si può scegliere di combattere a suon di rabbia, in balia delle nostre frustrazioni e dei nostri rancori, ci si può incattivire, abbuiare ed abbaiare furiosamente al mondo, e chissà, forse qualcosa ne vien fuori.....io non lo so, non ci ho mai provato.

Vuoi per carattere, vuoi perchè son cresciuta a pane, scienze umanistiche e grandi ideali, io ho sempre scelto l'altra via, l'altra arma, quella dell'amore.
Amore in senso lato ovviamente....quella forza costruttiva e benefica che lega le persone tra loro, creativamente, genitori e figli, fratelli e sorelle, innamorati, ma anche amici, o semplicemente persone affini.

Io scelgo di combattere la tristezza, le delusioni, le avversità, a suon di sorrisi, di abbracci, di gentilezza, di rispetto per gli altri.....perchè so che ognuno di noi ha le sue pene, che ognuno porta i suoi fardelli, e dunque mi viene spontaneo guardare agli altri non come antagonisti, ma come "compagni di viaggio" lungo strade spesso complicate, tortuose, in salita.....

Si, lo so, posso sembrare cretina per questo, magari banale, o retorica, lo capisco, ma la verità è che non mi ci sento.
Perchè quella che ho scelto io è la resistenza più dura, più difficile, più inconsueta tra le due. 
Ma è quella che riserva i premi più grandi e più belli.

Sempre ieri sera, tra una canzone, una riflessione e un'altra, sono arrivata a casa tardissimo, con una discreta fame e zero idee per la cena.
Ho spulciato nel frigo ed ho rinvenuto un mezzo cespo di insalatina triste triste, un paio di carote, due zucchine.
Ho tirato fuori dalle buste della Coldiretti il sedano, una cipollina novella e il primo mazzetto di basilico dell'anno.
Ne è nato questo piatto.



Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di mezze maniche
una cipollina novella
una costola di sedano
qualche foglia di insalata (a vostro piacere)
due carote
due zucchine
alcune foglie di basilico e di prezzemolo
olio extravergine di oliva
pecorino romano 

Mettere a bollire l'acqua per la pasta.
In una padella far appassire con un filo d'olio la cipollina affettata fine, quindi unire, il sedano a dadini, l'insalata tagliata sottile, e carote e zucchine ridotte a julienne con l'apposito strumento.
Salare, coprire e lasciar appassire le verdure a fiamma bassa.
Cuocere la pasta al dente, saltarla nella padella con le verdure e servire completando con un giro di olio a crudo, prezzemolo e basilico freschi tritati, e una ricca grattugiata di pecorino.

Una scemenza, ma il gusto fresco delle verdure, il carattere del pecorino, e il primo aroma di basilico hanno dato vita ad un piatto gradevole e sorprendente!

Baci, e buon week-end!

P.S. Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria Ricette Salate






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