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martedì, settembre 24, 2013

Chutney di cetrioli e transizioni

Transizione è forse la parola che più mi rappresenta in questo periodo.
Una transizione lenta e dolce dalla radiosità estiva al tepore autunnale.
Una transizione delicata, senza scossoni, dalle domeniche al mare alle gite di mezza stagione.
Una transizione indolore dai leggeri vestiti estivi alle prime maglie un po' più pesanti.
Una transizione graduale anche al mercato, dove amo vedere settimana dopo settimana i prodotti che non ci sono più e quelli che ricompaiono, piano piano.
Una transizione appetitosa quella che avviene ogni giorno nella mia cucina, dove regnano ancora le verdure estive ma dove si cominciano già ad apprezzare quei sapori più robusti, più complessi, più autunnali.

Come questo chutney, per la cui ricetta mi sono ispirata al numero di settembre 2013 di Sale & Pepe, apportando come sempre le mie immancabili variazioni!




Tempo occorrente:
30 minuti

Ingredienti per un vasetto:
2 cetrioli
1 spicchio di aglio
2 rondelle di zenzero fresco
due cucchiai di miele di acacia
un bicchiere di aceto di mele
il succo di mezzo limone
un bicchiere di vermouth

In una casseruola versare tutti gli ingredienti, tranne i cetrioli, e portarli ad ebollizione facendo restringere il liquido ottenuto di circa la metà.
Frattanto privare i cetrioli delle estremità, sbucciarli e ridurli in piccola dadolata.
Unirli a questo punto al liquido in ebollizione, coprire e mantenere a fiamma bassa per circa venti minuti.
Scoperchiare la casseruola e se necessario alzare la fiamma fino alla completa evaporazione del liquido.

Potete servire il chutney immediatamente, appena tiepido, oppure versarlo ancora bollente in un barattolo pulito, chiudere con una capsula nuova, e lasciar raffreddare capovolto per far formare il sottovuoto e conservarlo per qualche mese.
Sarà perfetto servito con un ricco tagliere di formaggi, con prosciutto o lardo di Colonnata, con crostini di pane nero appena tostati, ma anche con filetti di pesce conservati, ad esempio del cefalo affumicato della laguna di Orbetello, o con delle aringhe marinate.

Prima di salutarvi voglio ringraziarvi dei commenti che mi avete lasciato nello scorso post, sono stati utilissimi e mi hanno aiutato tanto nella ricerca di un look diverso per questo mio piccolo, amato angolo!
Però a Natale le stelline le rimetto eh!!!! :)



mercoledì, settembre 11, 2013

Riscoprire settembre e la salsa di pomodori in agrodolce

Una volta adoravo incondizionatamente l'estate e detestavo altrettanto incondizionatamente settembre.

Erano i tempi in cui andavo a scuola prima, all'università poi.
L'estate era un lungo periodo di libertà, di festa, di svago, un lasso di tempo incredibilmente prolungato in cui gli obblighi erano minimi e la vita era dedicata solo a momenti piacevoli.
Di conseguenza settembre era il demonio, la fine dell'idillio, il triste e rassegnato ritorno ai piccoli e grandi doveri.

Poi è arrivato il lavoro, e con questo tante cose sono cambiate, a cominciare dalla drammatica constatazione che i due o tre mesi di vacanza nella mia vita non sarebbero riapparsi mai più......
Dopo tanti anni non mi ci sono ancora rassegnata sapete? Ci pensavo ancora, con un filo di amarezza e tanta nostalgia, ancora qualche giorno fa! 

Poi un lampo, un'intuizione.....è vero, il lavoro, la vita adulta, mi hanno rubato un pezzo d'estate, ma qualcosa in cambio me l'hanno reso per compensare questa perdita: l'amore per il mese di settembre!
Privato di tutti gli aspetti negativi che me lo facevano detestare ai tempi dei tempi, adesso lo vedo in tutto il suo splendore, e me lo godo!

Settembre, dai cieli di maiolica e dalle temperature fresche, dai frutti turgidi e dai sapori tondi, dal profumo dei funghi e di terra bagnata, settembre dai nuovi propositi, dalle energie positive, dalla voglia di ricominciare.
Settembre, quando ci si ritrova dopo le vacanze e si fa festa perchè ci si è mancati.
Settembre, quando le prime tenuissime sfumature di giallo annunciano a chi sa notarle l'esplosione dei colori dell'autunno.
Settembre, un mese bellissimo, e quanti me ne sono persi!!!

Settembre, un mese in cui trasformare i frutti dell'estate in conserve che ci scalderanno il cuore durante l'inverno.......




Tempo occorrente:
30 minuti per la salsa + 
20 minuti per la sterilizzazione dei vasetti

Ingredienti:
500 gr. di pomodori San Marzano maturi
un peperone rosso
una grossa cipolla
un peperoncino (facoltativo)
zenzero (preferibilmente fresco)
1/2 bicchiere di aceto di mele
due cucchiai di miele di acacia
sale q.b.
olio extravergine di oliva

In una capace casseruola far appassire in un fondo di olio extravergine di oliva la cipolla sbucciata ed affettata finemente, lo zenzero sbucciato e tritato e il peperoncino macinato.
Aggiungere il peperone lavato, privato del picciolo e dei semi e ridotto in piccolissima dadolata. 
Lasciarlo insaporire nel soffritto per circa cinque minuti, quindi unire i pomodori lavati e tagliati a piccoli dadini (con buccia e semi).
Salare, alzare la fiamma e far restringere la salsa velocemente.
Quando l'acqua rilasciata dalle verdure si sarà riassorbita, unire il miele e la'ceto e finire di cuocere per altri cinque minuti.
Invasare in barattoli puliti e chiudere con una capsula ermetica mai usata.
Avvolgere i contenitori in un panno da cucina pulito e lasciarli bollire coperti di acqua per una ventina di minuti, lasciandoli raffreddare nell'acqua prima di riporli in dispensa.

Con la sterilizzazione la salsa si conserverà per qualche mese.
In alternativa potete surgelarla e usarla all'occorrenza.
Questa salsa sarà perfetta per accompagnare durante l'inverno carni cotte alla brace.

P.s.: settembre, le giornate si accorciano, il sole tramonta sempre prima e il Fotografo, ahimè, tornerà a dover scattare alla luce artificiale perchè io, povera me, riesco a cucinare solo la sera :(
Mi spiace, la differenza è lampante ma così o nulla.........

P.p.s.: la ricetta è tratta, con qualche minimo riadattamento, dal libro "Conservare frutta e verdura" della Giunti Demetra


lunedì, settembre 09, 2013

a volte ritornano.....e l'aceto ai lamponi

Eccomi!!!
Mi sono decisa a tornare!

Immaginerete una vacanza lunghissima, chissà dove....in realtà non è così, le mie ferie sono durate dieci giorni, le ho trascorse qui, a casa, e sono già un lontano ricordo.

Però sono state esattamente quello di cui avevo bisogno!
Ero arrivata alla fatidica data talmente stremata da non avere nemmeno voglia di muovermi, ma solo di passare delle giornate riposanti, rilassanti, libere da qualunque vincolo, orario o programma.
Tra mare, amici, cene, gite, feste (e grossi pisoli) quei 10 giorni mi hanno restituito smalto, vitalità, energia, curiosità. 
Tanto che nemmeno il rientro in ufficio è stato così drammatico come mi sarei aspettata.

Per tornare a scrivere sul blog però sentivo di aver bisogno di ancora più tempo. 
A parte il non trascurabile dettaglio che nell'ultimo mese non ho cucinato quasi mai, e quasi nulla di interessante, avvertivo una sorta di repulsione all'idea di mettermi a scrivere. 
Il che naturalmente significava che dovevo aver pazienza e non forzare la mano. 
Che evidentemente avevo necessità di dedicarmi ad altro.
Che era il momento di dedicare il mio tempo libero a cose diverse. 
Che avevo bisogno di silenzio per ritrovare le parole.

E così è stato.
Le idee, le parole, l'entusiasmo sono tornati a farsi sentire, a fare capolino, ad affacciarsi sulla punta delle dita, libere, timide all'inizio, poi giorno dopo giorno sempre più urgenti e impazienti fino ad oggi, giorno in cui il desiderio di mettermi alla tastiera è stato limpido ed inequivocabile!

E così eccomi, immaginatemi sorridente, ansiosa di pubblicare questo post e di sentirvi rispondere ai miei pensieri, desiderosa di sapere come state, cosa avete fatto in questo mese, felice di riabbracciarvi immaginariamente dopo tanto tempo!

Vi lascio con un'idea semplicissima ma stuzzicante che sono riuscita a realizzare solo dopo anni di "dovrei ricordarmi di farlo prima o poi!".
Un aceto aromatizzato ai lamponi, semplicissimo da fare, e sfiziosissimo da utilizzare.




Tempo occorrente:
5 minuti per invasare +
3 settimane di macerazione

Ingredienti:
100 gr. di lamponi freschissimi (meglio se bio)
250 gr. di aceto di mele

Lavare accuratamente i lamponi ed asciugarli tamponandoli delicatamente in carta da cucina.
Riporli in un barattolo pulito e versarvi sopra l'aceto di mele.
Chiudere il barattolo e lasciare in infusione per circa tre settimane, mescolando di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo filtrate l'aceto e riporlo in bottigliette che conserverete in dispensa.

L'infusione con i lamponi dona all'aceto un colore vivace e un aroma delizioso, rendendolo l'ideale per insaporire un'insalata di qualunque genere ma anche per marinare carni bianche o, emulsionato con senape e poco olio d'oliva,  per condire della carne grigliata.








mercoledì, luglio 31, 2013

Gli spaghetti alla chitarra in salsa anchoïade e pomodoro fresco e.....dreaming of holidays!

Pensa che ti ripensa mi sono arresa all'evidenza ed ho deciso di apportare qualche cambiamento al mio programma ferie.

In origine avrei voluto prendermi una sola settimana ad agosto riservandomi un periodo di vacanza più lungo a settembre, mese che a noi sembra perfetto per prendere un aereo e partire.
Del resto viviamo in un posto di mare ed è bello anche rimanere da queste parti ad agosto (salvo turisti indisciplinati!) e andarcene a prendere una bella boccata di altrove in un momento in cui si può approfittare ancora di un buon clima, di prezzi più bassi e di maggiore tranquillità.
Non me ne vogliate ma finchè posso preferisco evitare di atterrare chissà dove e trovarmi comunque attorniata da ulteriori turisti vocianti come se non mi fossi mossa di un passo!

Ma torniamo all'evidenza, quella che con voce sempre più insistente tentava di farmi notare come io fossi drammaticamente fuori forma, priva di energie e capacità di concentrazione, estremamente bisognosa di riposo o, quanto meno, di un drastico cambio di ritmi.
E probabilmente non ero la sola in famiglia perchè una sera io e il Fotografo ci siamo guardati in faccia, visi tirati, borse sotto gli occhi, sorrisi spenti, e senza dirci nemmeno una parola abbiamo capito che la pensavamo allo stesso modo...... 

"A me una settimana sola non mi basta!"
"Nemmeno a me...."

Ecco, siamo onesti, non potevamo farcela stavolta, e così abbiamo allungato le ferie di agosto tagliuzzando qua e là quelle di settembre...con un po' di rimpianto lì per lì, ma allo stesso tempo con un sollievo che non sto a dirvelo!
Ed ora che è ufficiale e che posso contare i giorni che mi separano dal nove agosto sulle dita di due mani mi sento rinata, una boccata d'aria fresca mi ha riempito i polmoni, ecco, vedo la meta, ci siamo quasi...... :)

E perchè non preparare un piattino che sappia di vacanza, di mare, di Provenza?
Ecco, questa è un'idea!




(ricetta tratta dal numero di luglio 2012 di Cucina No Problem e liberamente interpretata)


Tempo di preparazione:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
180 gr. di spaghetti alla chitarra all'uovo
50 gr. di filetti di acciuga sott'olio
un cucchiaio di capperi
un paio di rametti di timo fresco (o secco)
la buccia di un limone non trattato
mezza fetta di pane casareccio secco (o tostato)
2 pomodori San Marzano maturi ma ben sodi
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Intanto sgocciolare le acciughe dall'olio ed asciugarle con carta da cucina.
Pestarle in un mortaio (o con il frullatore ad immersione) insieme ad un paio di cucchiai di olio e ai capperi, fino ad ottenere una crema omogenea.
Aprire i pomodori e privarli dei semi, quindi ridurli in dadolata e lasciarli a parte a scolare.
Sbriciolare il pane con il tritatutto e insaporirlo con le zeste di limone e il timo.
Cuocere gli spaghetti alla chitarra al dente, condirli con la salsa anchoïade, aggiungere i dadini di pomodoro e servire subito completando con il pane tritato aromatico.

Speciale! 



giovedì, luglio 18, 2013

Dip di ceci e kefir e ora basta!

"Ora basta" è quello che mi son detta ieri pomeriggio all'ennesimo sospiro sconsolato!

Ok, fa caldo, ho la pressione bassa, le ferie sono solo un lontanissimo miraggio, ho il sonno travagliato, le gambe gonfie eccetera eccetera ma insomma basta! 

Che poi tutto questo lamentarmi non è mica da me!
Perchè è un'arma a doppio taglio, si comincia così, quasi con leggerezza, quasi perchè è dovuto, e si finisce con il convincersi davvero che è tutto un disastro. 
L'animo si appesantisce e sospiro dopo sospiro è un attimo ritrovarsi in caduta libera verso il disfattismo!

Eh no eh, non ci sto!
Già che fa caldo, già che ho la pressione bassa, già che le ferie sono solo un lontanissimo miraggio eccetera eccetera eccetera vorrò mica passare l'intera estate a lamentarmi?
Che poi ricordiamocelo, sarebbe anche la mia stagione preferita!
Quindi Roby basta, dritte quelle spalle, un bel sorriso, un bel respiro e ricominciamo.......

E da dove se non dalla cucina?
Beh, se siete in cerca di un piatto ultralight, che sazi la vostra fame di cose fresche e disseti anche il vostro organismo assatanato di vitamine e sali minerali, questa ricetta fa proprio al caso vostro!

Non l'ho chiamato hummus perchè rischierei la fatwā , non la chiamo crema perchè mi fa subito pensare ad una roba calda più adatta a temperature invernali e freddi polari, la chiameremo dip, dal verbo inglese che significa "immergere, inzuppare", perchè rende bene l'idea.




Tempo occorrente:
15 minuti

Ingredienti per 2 persone:
un barattolo di ceci lessati (io bio)
mezzo bicchiere di kefir (potete sostituirlo con mezzo barattolino di yoghurt magro)
un mazzetto di steli di erba cipollina
un peperoncino
sale q.b.
un filo di olio extravergine di oliva
verdure fresche di stagione a piacere (carote, cetrioli, peperoni, pomodorini......)

Nel bicchiere del mixer versare i ceci scolati e sciacquati dal loro liquido di conservazione, aggiungere il kefir, un pizzico di sale e l'erba cipollina.
Azionare il mixer fino ad ottenere una crema omogenea.
Servire in una ciotola con un filo d'olio e il peperoncino sminuzzato.

Perfetto da accompagnare con crostini e pane arabo, a mio avviso è anche meglio come salsina in cui intingere tante belle verdure fresche di stagione, un po' come se fosse un pinzimonio: bastoncini di carote e cetrioli, faldine di peperoni crudi colorati, ravanelli, pomodorini, e chi più ne ha più ne metta! 
Con questa salsa leggera e povera di grassi diventano come patatine, una tira l'altra!!!

E anche voi, che come me sudate e sospirate e sognate le ferie, su col morale, che in fondo è solo un'estate, mica un'Apocalisse :)

lunedì, luglio 01, 2013

La tagliata di petto di pollo con salsa al basilico e....varie ed eventuali.....

Mi sono persa il mini raduno delle Bloggalline a Firenze.
Tutte quelle belle donne sorridenti e io non c'ero.
Una tragedia.
Amiche da riabbracciare.
Sorrisi smaglianti.
Benessere puro.
Persone che volevo conoscere.
Uffa!

Ma mi sono consolata sapete?
Tutti i commenti che avete lasciato al mio ultimo post sono stati una full immersion in un mare di coccole e di rassicurazioni, ma soprattutto mi ha fatto piacere avere l'opportunità di confrontare i nostri vari punti di vista e capire che forse, in fondo, le insicurezze ci colgono un po' a tutti!
E che magari ci vogliono anche quelle per aiutarci a crescere e ad essere migliori, e non solo nel blog ma in generale nella vita di tutti i giorni.
Quindi grazie di essere passate, di aver scritto, di esservi aperte e di aver condiviso con me i vostri pensieri, è stato veramente bello e utile leggervi!

Io nel frattempo, nel tardivo e quasi ridicolo tentativo di migliorare anche sotto il profilo della linea, cerco di continuare ad inventarmi piattini che possano essere sfiziosi ma light. 
Eccone un'altro!



Tempo occorrente:
40 minuti

Ingredienti per 2 persone:
un petto di pollo intero (300 gr. circa)
una manciata di semi di sesamo
un vasetto di yogurt magro
un mazzetto di basilico
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
insalata mista per accompagnare

Accendere il forno a 200°.
Spennellare il petto di pollo con un filo di olio, salare, pepare e cospargere con semi di papavero, quindi infornare e lasciar cuocere per circa mezz'ora, verificando alla fine con uno stecchino che oltre ad essere dorato fuori sia ben cotto dentro (se sfilando lo stecchino esce del liquidi rosato la carne deve cuocere ancora un po').
Intanto nel mixer riunire lo yogurt magro, il basilico lavato e tamponate, sale e pepe e frullare fino ad ottenere una salsina.
Servire il petto di pollo affettato tipo tagliata, accompagnato da una ricca insalata mista (nella mia lattuga, friarielli crudi, ceci ed erba cipollina) e condito con la salsina di yogurt al basilico.

Buono anche freddo da portare in ufficio o in spiaggia.

martedì, giugno 11, 2013

I filetti di trota salmonata in crosta di sesamo con maionese al wasabi e.....i vincitori del contest Happiness is Homemade

Si, lo so, lo so, ora che avete letto il titolo del post vorreste sapere subito i nomi dei vincitori, ma siccome io sono un po' str***etta vi lascerò aspettare ancora qualche minutino....del resto io stessa li ho conosciuti ieri pomeriggio, ma di questo vi racconterò dopo.....

Parliamo della ricetta invece, e guai a chi salta in fondo eh!!!!  :)

Si, cara Elena, mi sono data al pesce anima e corpo, ma per me è fisiologico.
Ogni anno con l'arrivo dell'estate (calda o fredda che sia!) mi si scatena un desiderio incontrollabile di mangiarlo.
Non che d'inverno non lo usi, ma quando arrivano i primi caldi scatta una molla che mi farebbe desiderare piatti di mare a pranzo e a cena tutti i giorni!

Naturalmente un po' mi controllo (altrimenti povere riserve ittiche!!) però da ora fino ad ottobre mettetevi l'anima in pace, qui da queste parti si cucinerà spesso!

Questa ricetta, come molte di quelle che escono dalla mia cucina, è di una semplicità sconvolgente e di una rapidità disarmante, insomma, ci vogliono veramente delle grosse, grossissime scuse per non farsi venire la voglia di replicarla.
La trota (o il pesce che trovate o che preferite) ve la fate sfilettare dal pescivendolo, la maionese potete scegliere se comprarla o farvela da soli, e in quindici venti minuti avrete pronto un piatto gustoso e diverso dal solito!




Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
2 filetti di trota salmonata
una manciata di semi di sesamo bianco
una manciata di semi di sesamo nero (in alternativa potete usare i semi di papavero)
maionese (io l'ho fatta seguendo questa ricetta qui)
pasta wasabi (in quantità a piacere)*
sale q.b.
olio extravergine di oliva

*occhio che il wasabi è fortissimo, per cui vi consiglio di procedere con piccole quantità e di assaggiare un pochino via via fino ad ottenere la piccantezza ed il gusto desiderati!

Accendere il forno a 200°.
Sciacquare i filetti di trota sotto acqua corrente e tamponarli con carta da cucina.
Con un pennello da cucina ungere leggermente un foglio di carta da forno e disporlo su una placca.
Adagiarvi i filetti di trota, ungere leggermente anche quelli, quindi salare a piacere e cospargere abbondantemente con i semi di sesamo.
Infornare e cuocere per circa un quarto d'ora (il pesce non dovrà cuocere troppo altrimenti diventerà secco).
Intanto preparare la maionese secondo la ricetta indicata sopra, quindi unirvi un pochino di pasta wasabi amalgamando fino a che non si sarà disciolta.
Servire i filetti di trota insieme alla maionese al wasabi.


Ecco, ora immagino di non poter temporeggiare oltre vero?
Allora vi devo dare i risultati della selezione dello chef Giuseppe Capano, giusto???

Ma a proposito, lo sapete che ieri sera ho avuto il piacere di incontrarlo di persona?!?

Noooo, non sto scherzando, era di passaggio da queste parti per lavoro e abbiamo approfittato per conoscerci, fare due chiacchiere, parlare del contest....devo dire la verità, per me è stato emozionante, e infatti non so bene cosa ho detto, sicuramente qualcuna delle mie l'ho combinata!!!

E con l'occasione mi ha consegnato i premi e il verdetto......mi ha raccontato che non è stato semplice, che c'erano tantissime ricette valide in gara, soprattutto nella categoria Dall'Orto erano davvero molte, e che dunque ha avuto piacere anche a scegliere, oltre ai vincitori, alcuni piatti che davvero meritavano una menzione d'onore.

Io, che ve lo dico a fare, sono stata d'accordo con lui e dunque, dopo averlo ringraziato ancora una volta (ma penso che non smetterò mai più) per la passione che mette nel suo lavoro e per aver accettato di collaborare a questa mia iniziativa, penso che dovrò finalmente passare all'annunciazione....peccato perchè mi divertivo a tenervi ancora un po' sulle spine!!!



E dunque veniamo a noi.........

Per la categoria 
Le Ricette Dalla Terra
VINCE:





Per la categoria 
Le Ricette Dal Mare
VINCE:







Per la categoria 
Le Ricette  Dall'Orto
VINCE:







Infine, per la categoria 
Le Ricette  Dolci
VINCE:




Menzioni d’onore:





La ricottina con fragole e pistacchi di Giulia Banfi




Non mi resta che fare i miei complimenti ai vincitori, invitandoli a mettersi in contatto con me all'indirizzo: robertaparis@gmail.com per concordare l'invio dei premi.

Faccio i miei complimenti anche alle menzioni d'onore, in special modo, concedetemelo, a Giulia Banfi, che ha partecipato via mail......ragazzi, che dite, non sarebbe il caso che a questo punto aprisse un blog anche lei??? 

Infine le parole non mi bastano per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato inviando le loro ricette, e lo chef Capano che ha dedicato tanto del suo tempo e delle sue competenze a questo contest!

Per me è stata un'esperienza indimenticabile 
e mi auguro che in qualche modo possa essere piaciuta anche a voi!

GRAZIE 

venerdì, dicembre 21, 2012

Tre delizosi patè vegetariani e una corona di Natale home made

L'altra sera siamo stati invitati ad una cena epocale a casa di amici svizzeri che hanno scelto di trasferirsi qui, in Maremma, da tanti anni. 
Vivono in un posto meraviglioso, in campagna, con un bellissimo bovaro svizzero, due gatti, due muli amiatini e un tot di galline, cucinano da favola e soprattutto la loro ospitalità è sempre calda ed immensa! La loro casa è sempre un angolo di Paradiso dove riconciliarsi con la vita, e la loro compagnia è sempre ricca e stimolante.
Ebbene, per non andare a mani vuote mi ero offerta di preparare un piccolo antipasto. 
Avevo in mente mille idee fino a che non ho realizzato che nè Heidy, nè Sandro, possono mangiare latticini.......ok, fine delle trasmissioni. Corto circuito neurologico. Panico. Non riuscivo a farmi venire in mente una sola idea che non contenesse l'ombra di un latticino qualunque.....
Alla fine, disperata, comincio a sfogliare tutto ciò che mi capita sotto mano in cerca di ispirazione, e l'occhio mi cade su un fantastico libro che mi sono appena regalata. 
Qui trovo lo spunto da cui partire, delle terrine vegetariane prive assolutamente di latticini. Modifico, scruto la dispensa, improvviso, e dopo un'oretta di beato spignattamento mi ritrovo con queste tre creme, vegetariane, gluten free, senza latticini, ideali per bruschette, o come salsine per un pinzimonio, o come condimento per una pasta.

Paté n. 1: al radicchio e lenticchie con noci


Tempo di preparazione:
20 minuti

Ingredienti per una ciotola:
un bel cespo di radicchio rosso
un barattolo di lenticchie (si, si, lo so, meglio fresche ma non avevo tempo!)
uno spicchio di aglio
mezzo bicchiere di ottimo olio extravergine di oliva
una manciata di noci sgusciate
sale q.b.

I n una padella fate dorare lo spicchio di aglio i un filo d'olio, quindi aggiungere il radicchio lavato e affettato sottilmente, coprire e lasciare la verdura a stufare a fiamma bassa per una decina di minuti.
A cottura avvenuta versare nel bicchiere del minipimer il radicchio, le lenticchie scolate, le noci, l'olio e il sale. Frullare, ed il gioco è fatto :)

Patè n. 2: ai ceci e carote speziato


Tempo di preparazione: 
15 minuti

Ingredienti per una ciotola:
sei carote
un barattolo di ceci (idem come sopra)
un cucchiaino abbondante di mix di spezie “Etnico”
mezzo bicchiere di olio ottimo
un cucchiaio di semi di sesamo

Sbucciare, lavare, affettare a rondelle le carote e sbollentarle per cinque-sette minuti.
Scolarle e trasferirle nel minipimer insieme ai ceci scolati, il sale, l'olio e le spezie.
Frullare e servire cosparsa con i semi di sesamo.
Elementare, no?!?

Patè n. 3: di cavolo nero e semi di zucca



Tempo di preparazione:
40 minuti

Ingredienti per una ciotola:
un mazzo di foglie di cavolo nero
un barattolo di cannellini lessi 
mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
un cucchiaio abbondante di semi di zucca
uno spicchio di aglio  
sale q.b.

Privare le foglie di cavolo nero della costola centrale, dura, lavarle, ridurle a pezzetti e metterle a stufare in un tegame, ben coperto, per circa 20-30 minuti, insieme a un filo di olio e ad uno spicchio di aglio.
Quando sarà ben cotto versare il cavolo  nel bicchiere del minipimer, unire i cannellini, il sale, l'olio, e i semi di zucca,  e frullare.
Servire guarnito con alcuni semi di zucca.


Il più buono? Non saprei, forse quello speziato......

La coroncina che ho fatto l'altroieri? Eccola, ma non ridete, sappiate che ogni scarrafone è bello a mamma sua, che è il mio primo esperimento e che ne sono molto orgogliosa ;)



Farla è stato elementare: è bastato cogliere una ventina di rami spogli dalla siepe di vite americana sotto casa, attorcigliarli girandoli su se stessi, legarli con un pezzo di spago e la struttura era pronta. 

Dopodichè potete farci che volete, io per ora ci ho messo una stella che avevo in casa, dei rami di sempreverde ed un fiocco rosso, ma non garantisco che di qui a Natale non decida di provare altre varianti! :)

Baci, e buon week end :*
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