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lunedì, ottobre 07, 2013

Fusilloni con ragù leggero di triglie

Domenica, il sole splende in cielo e dopo un fantastico pranzo a base di pesce a Castiglione della Pescaia mi crogiolo al sole, in maniche corte.......

Lunedì, piove a secchiate, grandina, fa freddo, e dopo un panino al prosciutto consumato di fretta davanti al pc......vi stupisce che non abbia nulla in più da aggiungere??  ;)

Ricettina di mare và, che magari ci consoliamo un po'.......




Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di fusilloni all'uovo
6 triglie*
uno spicchio di aglio
un peperoncino
un pomodoro maturo fresco
una manciata di mandorle
un rametto di timo
qualche foglia di prezzemolo
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale q.b.

* ricordarsi di fare gli occhioni sfarfallanti al banco della pescheria, con un po' di fortuna potreste far pena al pescivendolo e indurlo a sfilettarle!

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
In una padella far soffriggere in poco olio lo spicchio di aglio intero, il timo e una metà del prezzemolo tritato.
Unire quindi i filetti di triglia, eventualmente privati delle spine con l'aiuto di una pinzetta.
Salare un poco e far saltare i filetti facendo loro prendere un po' di colore, quindi versare il vino e alzare la fiamma facendolo evaporare.
Nel frattempo tuffare il pomodoro per un paio di minuti in una pentolina con acqua bollente salata, quindi privarlo della buccia e dei semi e ridurlo in dadolata.
Aggiungere il pomodoro alle triglie, lasciar cuocere un paio di minuti quindi spegnere.
Intanto tostare le mandorle ridotte a lamelle per pochi minuti in una padellina antiaderente senza aggiungere olio.
Cuocere la pasta al dente, scolarla tenendo da parte un po' dell'acqua e saltarla in padella con il sugo di triglie, aggiungendo se occorre un po' di acqua di cottura.
Servire i fusilloni ben caldi completando il piatto con le mandorle tostate, qualche fogliolina di timo, del prezzemolo tritato finemente e, a piacere, un filo di olio extravergine di oliva a crudo.


venerdì, settembre 20, 2013

I peperoni ripieni e un nuovo look

E' un po' come succede con i capelli, avete presente no???

Passata l'estate si avverte quell'impellente bisogno di farci qualcosa, metterci le mani, andare dal parrucchiere.....a me capita sempre, e subito dopo, se il suddetto parrucchiere sa fare bene il suo lavoro, ci si sente bene, molto bene.
Vai a capire quale strano meccanismo entra in funzione, ma una rispolverata al look ha sempre sorprendenti effetti benefici, almeno a breve e medio termini: ci sentiamo più carine, più curate, più sicure di noi stesse, usciamo da lì come se tutto il mondo non potesse fare a meno di notarci.
Capello nuovo, un bel sorriso, una rinfrescata al trucco e voilà, siamo tutte un po' dive (persino io!!!).

Per i capelli giuro che mi metto presto all'opera, per me i tagli son sempre un po' traumatici e sto ancora cercando di capire cosa vorrei per loro, ma di certo entro breve li porterò dal mio specialista nella speranza che riporti questa criniera leonina piuttosto incolta a somigliare almeno un po' ad una normale capigliatura umana.

Per il blog la stessa cosa. Basta, avevo voglia di cambiargli un po' look, di rinfrescarlo un po', per vedere se magari diventava più carino.
Non sono una grafica, non sono un'esperta e ho bisogno di aiuto.
Quindi siate onesti, siate sinceri, siate al limite crudeli, ma ditemi che ne pensate soprattutto se c'è qualcosa che non vi piace!! Oh, mica mi offendo eh, ve l'ho chiesto io!!! :)

Oggi vi lascio una ricetta abbastanza classica ma che, nel corso della preparazione, mi ha fatto ancora una volta riflettere sull'importanza della qualità delle materie prime che scegliamo, e di quanto la scelta oculata degli ingredienti che mettiamo nel piatto possa fare la differenza in termini di gusto e salute.

I peperoni di questa ricetta vengono dalla Coldiretti e sono a chilometri zero, tra l'altro sono di una varietà che non conoscevo e che mi è piaciuta subito, un po' per la forma insolita che ricorda quella di un pomodoro, un po' per la loro carnosità, per il loro gusto e per la loro digeribilità.

Il tonno......io sul tema del tonno potrei parlare per ore ma per comodità mia e vostra vi invito ad andare QUI, se ne avete voglia,  a vedere cosa dicevo tempo fa.
In questo caso devo ringraziare Silvia Pizzi, di Fratelli Carli, per i magnifici ingredienti che mi ha inviato.
Beh, fidatevi, vi giuro che un tonno così l'ho visto poche volte, roseo e succoso non aveva nulla a che vedere con quella sorta di segatura che spesso ci propinano al supermercato. Un peccato persino pensare di cucinarlo! Per non parlare delle olive taggiasche, che già adoro e metterei ovunque ma che polpose e dolci come quelle non credo di averle mai assaggiate...già sono preoccupata al pensiero di finirle!

Va bene, vi ho messo gola???
Dai allora, vediamo questo piatto!




Tempo occorrente:
40 minuti circa

Ingredienti per 2 persone:
quattro peperoni (come quelli nell'immagine) o due normali
100 gr.di tonno in olio di oliva (io Fratelli Carli)
un uovo
1/2 bicchiere di latte
2 cucchiai di pane grattato
un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato
origano fresco
uno spicchio di aglio
olio extravergine di oliva
due cucchiai di olive taggiasche (io Fratelli Carli)
mezzo litro di brodo vegetale 
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale q.b.

Lavare i peperoni, privarli della calotta superiore, svuotarli da semi e filamenti e porli a scolare a testa in giù.
In un'ampia ciotola amalgamare il tonno sgocciolato, l'uovo, il parmigiano, il pane grattato lasciato ammollare nel latte e l'origano tritato. Regolare di sale e lavorare con una forchetta fino ad ottenere un composto omogeneo con il quale farcire i peperoni.
In un ampio tegame versare un filo d'olio, aggiungere uno spicchio di aglio intero ed adagiare i peperoni ricoperti con la loro calotta.
Porre sul fuoco a fiamma media facendoli rosolare un pochino, versare quindi il vino bianco e lasciarlo evaporare.
Aggiungere a questo punto il brodo vegetale tiepido, coprire e lasciar cuocere per circa 25 minuti, aggiungere le olive taggiasche, lasciando quindi restringere il sughetto altri cinque minuti.

Servire tiepidi o freddi.

Un grande bacio e buon week-end a tutti e ricordate....spietati eh!!!!

venerdì, agosto 02, 2013

I filetti di merluzzo in crosta di zucchine e ....sono una sportiva???

"Roberta, sei una sportiva?"
"Non che io sappia dottore........."

Ecco la scenetta che si è svolta ieri dal mio medico, da cui mi sono rassegnata ad andare dopo l'ennesima volta che il ginocchio destro mi ha abbandonato rendendomi zoppa e inutile.

Vecchia distrazione del legamento laterale, dice lui, tipica degli sportivi.
Solo che io da tre anni a questa parte sono sportiva quanto un bradipo che fa un pisolino....immaginate quindi la mia sorpresa di fronte a questa rivelazione!
Poi, scavando nella memoria, mi sono ricordata di quella volta che sciando, con la mia scarsa esperienza e la mia abbondante incoscienza, son caduta sentendo il ginocchio che faceva letteralmente "staaaaac".....ecco, capito che bel souvenir??? 

Pare che mi accompagnerà per tutta la vita....meglio di un mutuo o di un diamante!!! 

Mi consolo con un bel piatto di pesce, leggero e veloce....unico difetto, richiede l'uso del forno, ma come vi dicevo poco sopra io sono incosciente e non me ne privo nemmeno con 40° all'ombra!!!




Ingredienti per 2 persone:
2 bei filetti di merluzzo fresco (circa 250 gr. a persona)
due zucchine
sale e pepe q.b.
maggiorana 
olio extravergine di oliva

Accendere il forno a 220°.
Lavare e asciugare con carta da cucina il pesce e disporlo su una teglia foderata su carta da forno bagnata e strizzata.
Condire con sale, pepe, maggiorana.
Lavare le zucchine, privarle delle due estremità e ridurle a fette sottili.
Disporre le fette di zucchina sul filetto di pesce in modo da coprirlo tutto, salare appena un altro po' e irrorare con un filo di olio.
Infornare per circa 20 minuti.
Servire il pesce caldo accompagnato da una fresca insalata di stagione.

Appetitoso e leggero!

mercoledì, luglio 31, 2013

Gli spaghetti alla chitarra in salsa anchoïade e pomodoro fresco e.....dreaming of holidays!

Pensa che ti ripensa mi sono arresa all'evidenza ed ho deciso di apportare qualche cambiamento al mio programma ferie.

In origine avrei voluto prendermi una sola settimana ad agosto riservandomi un periodo di vacanza più lungo a settembre, mese che a noi sembra perfetto per prendere un aereo e partire.
Del resto viviamo in un posto di mare ed è bello anche rimanere da queste parti ad agosto (salvo turisti indisciplinati!) e andarcene a prendere una bella boccata di altrove in un momento in cui si può approfittare ancora di un buon clima, di prezzi più bassi e di maggiore tranquillità.
Non me ne vogliate ma finchè posso preferisco evitare di atterrare chissà dove e trovarmi comunque attorniata da ulteriori turisti vocianti come se non mi fossi mossa di un passo!

Ma torniamo all'evidenza, quella che con voce sempre più insistente tentava di farmi notare come io fossi drammaticamente fuori forma, priva di energie e capacità di concentrazione, estremamente bisognosa di riposo o, quanto meno, di un drastico cambio di ritmi.
E probabilmente non ero la sola in famiglia perchè una sera io e il Fotografo ci siamo guardati in faccia, visi tirati, borse sotto gli occhi, sorrisi spenti, e senza dirci nemmeno una parola abbiamo capito che la pensavamo allo stesso modo...... 

"A me una settimana sola non mi basta!"
"Nemmeno a me...."

Ecco, siamo onesti, non potevamo farcela stavolta, e così abbiamo allungato le ferie di agosto tagliuzzando qua e là quelle di settembre...con un po' di rimpianto lì per lì, ma allo stesso tempo con un sollievo che non sto a dirvelo!
Ed ora che è ufficiale e che posso contare i giorni che mi separano dal nove agosto sulle dita di due mani mi sento rinata, una boccata d'aria fresca mi ha riempito i polmoni, ecco, vedo la meta, ci siamo quasi...... :)

E perchè non preparare un piattino che sappia di vacanza, di mare, di Provenza?
Ecco, questa è un'idea!




(ricetta tratta dal numero di luglio 2012 di Cucina No Problem e liberamente interpretata)


Tempo di preparazione:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
180 gr. di spaghetti alla chitarra all'uovo
50 gr. di filetti di acciuga sott'olio
un cucchiaio di capperi
un paio di rametti di timo fresco (o secco)
la buccia di un limone non trattato
mezza fetta di pane casareccio secco (o tostato)
2 pomodori San Marzano maturi ma ben sodi
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Intanto sgocciolare le acciughe dall'olio ed asciugarle con carta da cucina.
Pestarle in un mortaio (o con il frullatore ad immersione) insieme ad un paio di cucchiai di olio e ai capperi, fino ad ottenere una crema omogenea.
Aprire i pomodori e privarli dei semi, quindi ridurli in dadolata e lasciarli a parte a scolare.
Sbriciolare il pane con il tritatutto e insaporirlo con le zeste di limone e il timo.
Cuocere gli spaghetti alla chitarra al dente, condirli con la salsa anchoïade, aggiungere i dadini di pomodoro e servire subito completando con il pane tritato aromatico.

Speciale! 



venerdì, luglio 12, 2013

Il tonno sott'olio con cipollotti novelli e finocchietto selvatico e....Thanks God It's Friday

Apice della stanchezza oggi.
Son qui che mi sogno un cuscino e giuro che il primo che incontro lo faccio mio in un abbraccio appassionato!

Ma è venerdì, finalmente, e davanti a me vedo solo cose belle e divertenti.
Stasera la cena di compleanno della mia mammotta (auguri mammotta!!) e grandi festeggiamenti per lei, domani relax in piscina in un posto magnifico e altra festa di compleanno (auguri Heidy!), domenica mare mare mare.
Un we di affetti amici buon cibo musica, e non potrei onestamente chiedere di più in questo momento!

E allora oggi vi lascio con una bella carica di positività, e con una ricettina veloce veloce veloce, semplice semplice semplice, ma buonaaaaaa da leccarsi i baffi.
Si fa in meno di dieci minuti ma occhio, va preparata in anticipo perchè più si insaporisce meglio è!



Tempo occorrente:
10 minuti per la preparazione + qualche ora per il riposo

Ingredienti per 2 persone:
un trancio di tonno fresco (spessore di circa due centimetri)
un cipollotto novello
un mazzetto di finocchietto selvatico (in alternativa potete usare le barbe di un finocchio o i semi appena pestati)
peperoncino macinato q.b.
sale q.b.
olio extravergine di oliva (io Monocultivar Picholine Intini)
un cucchiaio di aceto bianco di vino

Affettare sottilmente il cipollotto e metterlo a bagno per circa un quarto d'ora in una ciotola con acqua fredda e un cucchiaio di aceto (diventerà più digeribile!).
Ridurre il tonno in dadi di circa due centimetri di lato, e cuocerlo velocissimamente (due-tre minuti) in una padella antiaderente ben calda, senza aggiungere condimenti.
Disporre il tonno in un recipiente tipo Tupperware ed aggiungervi il finocchietto spezzato grossolanamente, in modo che rilasci il suo sapore ma che si possa poi scansare facilmente).
Condire con sale e peperoncino macinato fresco.
Aggiungere gli anelli di cipolla sciacquati ed asciugati, coprire con olio extravergine di oliva e lasciare insaporire qualche ora, o meglio tutta la notte.

Una sciocchezza a farsi, davvero, ma di sicuro successo!

Baci a tutti 

P.S. si, sono diventata decisamente lunatica con la vecchiaia :)



mercoledì, giugno 26, 2013

Guazzetto di vongole al Pernod su vellutata di ceci e.......migrazioni!

Grande fermento nel mondo dei blogger.
Il primo luglio chiude Google Reader.

Echissenefrega direte voi!
Eh no, ribattiamo noi, che ci siamo spaventate, angosciate, sbattute per giorni e giorni per cercare di capire cosa ne sarebbe stato delle nostre amate creaturine.

Alla fine leggi suda telefona rabbrividisci studia passa la notte in bianco e patisci s'è capito che almeno i blog non ce li tocca nessuno, qui sono e qui rimangono.
Ma qualcosa cambierà e nello specifico accadrà, per farvela breve, che io non potrò più seguire i miei blog amici tramite la bacheca di blogger, e loro non potranno più leggere me.

Sia mai!!! 
Dunque correre ai ripari e trovare subito un piano B: migrare, è stata la parola d'ordine, e come uno stormo di Bloggalline come un solo corpo e una sola anima ci siamo ritrovate tutte su Bloglovin'.

Si tratta di un sito dove, una volta registrati, si possono seguire tutti i propri blog preferiti.
Rispetto a Google Reader ha tra l'altro il vantaggio di poter essere utilizzato per tutti i blog, indipendentemente dalla piattaforma che li ospita, di avere una grafica piacevole ed ordinata, di avere possibilità di interazione maggiori. 
Infine è aperto a tutti, sia agli "addetti ai lavori" che agli utenti.
Basta cliccare sul pulsante nuovo che vedete qui accanto e sarà come se nulla fosse accaduto!

E quindi, dopo lo smarrimento iniziale e superato alla grande il primo rodaggio, bye bye Google Reader, welcome Bloglovin'!!!

Festeggiamo allora, con questo piatto semplice ma dagli aromi intensi.
E' nato perchè un giorno, spiluzzicando qua e là su Pinterest, avevo visto una ricetta che utilizzava il Pernod in abbinamento ai frutti di mare. Immediatamente mi è tornato alla memoria un indimenticabile piatto di gnocchetti ai frutti di mare e anisette assaggiato anni e anni or sono in un ristorantino fusion a Trastevere che mi piaceva tanto.

Da qui l'idea di un bel lettino di crema di ceci (che c'è anche se dalle ciotole non si vede!!!) ad accogliere un bel sautè tiepido di vongole, il tutto abbracciato e allacciato dal sottile aroma di anice......da provare!!!!




Tempo occorrente:
30 minuti (ma sarebbe preferibile far spurgare le vongole immerse in acqua leggermente salata per un paio d'ore)

Ingredienti per 2 persone:
mezzo chilo di vongole fresche
un barattolo di ceci lessati biologici
uno picchio di aglio
un peperoncino
qualche foglia di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale q.b.
mezzo bicchierino di Pernod

In un'ampia padella far aprire le vongole a fiamma vivace.
Spegnere la fiamma e trasferirle insieme all'acqua che avranno tirato fuori in una ciotola.
Ripulire il fondo della padella con un pezzo di carta da cucina, quindi versarvi un filo d'olio e farvi soffriggere lo spicchio d'aglio (io intero), il peperoncino ed il prezzemolo tritato.
Aggiungere le vongole scolate dalla loro acqua e farle insaporire un paio di minuti, quindi irrorare con il Pernod e mescolare bene.
Quando il liquore sarà del tutto evaporato, irrorare con l'acqua delle vongole filtrata attraverso un colino fitto, lasciar scaldare un poco e spegnere.
Nel frattempo in un mixer versare i ceci scolati e sciacquati, un goccino di acqua, un po' di olio e un pizzico di sale.
Frullare fino ad ottenere una crema densa e omogenea.
Servire la crema di ceci in ciotoline profonde, aggiungendovi sopra le vongole al Pernod e irrorando abbondantemente il tutto con il sughino.

P.S. Il metodo che uso io per cucinare le vongole è un pochino più laborioso di quello che prevede la cottura diretta in padella con il soffritto, ma a mio parere è preferibile.
Far aprire le vongole e solo dopo cucinarle ha il vantaggio di limitare i danni nel caso in cui i molluschi fossero sabbiosi, specie se non si ha il tempo di farle spurgare un po' prima.

P.P.S. Il Pernod puzza, fatevene una ragione! 
Come accade a tutti i liquori a base di anice appena stappato vi ammorberà con un odore terribile , un misto di sambuca e antibiotico, tanto che vi chiederete se sono diventata pazza o cosa e sarete tentati seduta stante di rinunciare. Vi capisco ma datemi fiducia....una volta messo in pentola ed evaporata la parte alcoolica rimarrà solo un aroma, netto ma non invadente. Naturalmente, se posso permettermi, non esagererei, limitandomi ad usarne davvero mezza tazzina!!

venerdì, giugno 21, 2013

Il pesce c'è ma non si vede: insalata di pasta con crudità estive e bottarga

Cara Elena

visto che fai tanto la spiritosa ieri sera ho voluto creare una ricetta proprio per te, una ricetta dove il pesce c'è anche se non si vede!
Così impari a fare la furbetta con me e alla fine ti toccherà sposarmi per davvero 

The Dreaming Seed



Tempo occorrente:
20 minuti (ma sarebbe preferibile prepararla in anticipo per lasciarla insaporire)

Ingredienti per 2 persone:
160 gr. (siamo a dieta noi!!!) di penne (io Delverde)
un paio di pomodori San Marzano
due zucchine piccole e freschissime
un mazzetto di fiori di zucca
un cucchiaio di capperi
qualche foglia di prezzemolo
qualche foglia di maggiorana fresca
sale q.b.
10 gr. di olio extravergine di oliva (io Monocultivar Picholine Intini)*

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Lavare accuratamente le verdure (pomodori, zucchine e fiori).
Dividere i pomodori in quattro, privarli dei semi (se volete eliminare anche la buccia sbollentateli prima un paio di minuti in acqua bollente) e ridurli in piccola dadolata.
Dividere in piccola dadolata anche le zucchine, eliminando se presente l'anima in eccesso.
Sminuzzare i fiori, il prezzemolo e la maggiorana.
Raccogliere in una ciotola tutte le verdure e le erbe aromatiche, quindi unire i capperi e condire con sale, un filo di olio, e una grattugiata di bottarga fresca, nella quantità che preferite.
Cuocere la pasta in acqua bollente salata e scolarla tre o quattro minuti prima del tempo indicato nella confezione.
Raffreddarla sotto acqua corrente ed unirla al condimento, girando accuratamente finchè quest'ultimo non sia ben distribuito.
Servire freddo.

Per noi, insieme ad una bella insalata mista, ha costituito un pasto completo.
Ma è perfetto anche per un pranzo veloce e leggero o per una cena estiva a buffet, a tema mare, servita in piccole ciotole insieme ad altri sfizi.

*Piccola nota sul Monocultivar Picholine: la Picholine è una cultivar di origine marocchina, dal frutto poco amaro e dalle medie dimensioni, presente da tempi non troppo lontani anche nel territorio pugliese. L’olio che ne deriva, dal bouquet molto fruttato all’olfatto, risulta anche molto equilibrato al gusto, perfettamente armonico nelle sue componenti di amaro e piccante.  Consigliato in abbinamento a piatti dalla struttura importante, quali carni rosse, zuppe di legumi o il polpo alla brace pugliese, mi sembrava perfetto in un piatto in cui, accanto alla delicatezza delle verdure e delle erbe aromatiche, dominano sapori di un certo rilievo quali quello del cappero e quello, ancora più deciso, della bottarga.

giovedì, giugno 20, 2013

Insalatina di seppie e asparagi di fine primavera

"Ogni volta che mi dico é l'ultima ricetta con asparagi vado a far spesa e ne trovo di belli.."

Questo scriveva l'altro giorno la mia amica Claudia.
E io uguale a lei.
Quasi quasi mi vergogno a darvi ancora ricette con gli asparagi, ogni volta penso che ormai è l'ultima, e invece al mercato ne ho trovati ancora, di così belli che non si poteva dire di no!!
E così una parte cospicua è stata usata nell'insalata di farro, i rimanenti ho pensato di utilizzarli in una freschissima insalatina insieme alle seppie.

Il piatto non ha nulla di geniale, ma è estremamente semplice, è fresco, è light ma ricco di gusto....del resto più vado avanti e più capisco che a me il pesce piace così, senza tanti fronzoli, con giusto un paio di ingredienti che ne esaltino il sapore senza mascherarlo o snaturarlo.
Io l'ho servito per antipasto insieme ad altre cosine in occasione di una cena che abbiamo fatto qualche sera fa, ma anche come pranzetto è perfetto, specie se preparato la sera prima!!






Tempo occorrente:
40 minuti circa  (meglio se preparata in anticipo e lasciata insaporire qualche ora)

Ingredienti (per 2 porzioni normali o per 4 assaggi):
2 seppie medie, pulite
una decina di asparagi
le zeste ricavate da mezzo limone biologico
sale q.b.
peperoncino tritato a piacere
olio extravergine di oliva (anche stavolta Intini blend Denocciolato)


Se le seppie sono già pulite basterà limitarsi a lavarle accuratamente, altrimenti procedere come indicato QUI.
Se si vuole procedere con la pentola a pressione basterà cuocerle in pochissima acqua per una ventina di minuti a partire dal fischio.
Altrimenti possono essere cotte al vapore per una quarantina di minuti.
Intanto lavare anche gli asparagi, ridurli a tronchetti e sbollentarli 4-5 minuti in poca acqua.
Scolarli e raffreddarli sotto acqua corrente in modo che il colore rimanga brillante e che non si cuociano troppo.
Quando le seppie saranno cotte e tenerissime, scolarle tenendo da parte un po' dell'acqua di cottura, lasciarle intiepidire e quindi affettarle sottilmente.
In una ciotola unire gli asparagi con le seppie e con un po' di zeste di limone.
In un barattolo unire 10 gr. di olio, un pizzico di sale, il peperoncino a  piacere e un paio di cucchiai dell'acqua di cottura delle seppie.
Chiudere il barattolo ed agitare fino ad ottenere una emulsione.
Condire l'insalatina e mescolare bene.

Buona anche tiepida, è sicuramente meglio se lasciata riposare qualche ora.

P.S.: Elena, questa è per te!!! ;)


lunedì, giugno 17, 2013

"Chicchi di gusto" e i miei totani imbottiti di riso al finocchietto selvatico con insalata di pomodori grigliati

Ah, l'estate!!!!

Lo so, a tanti non piace, troppo caldo, troppa fatica, troppo sudore....io non posso farci nulla, l'adoro, sono nel mio elemento!

Sarà che son venuta al mondo in un'afosa domenica di fine luglio, in una delle ore più calde, ma per me l'estate è profumo di vacanza sempre e comunque. 
Anche quando si lavora.

Giornate lunghissime, tramonti dolcissimi, pelle abbronzata e senza trucco, piedi nudi più possibile, vestitini leggeri......e poi a tavola, frutta coloratissima e fresca, verdure succose e vitaminiche, e tanto tanto pesce!

E dunque anche oggi pesce, per la precisione totani!

Anche perchè La Cucina Italiana ha lanciato un nuovo contest dal titolo "Chicchi di Gusto", e io volevo proprio partecipare con una mia ricetta.


"Dovrai inventare una ricetta estiva, 
attenta all’ambiente, 
cucinata con prodotti di qualità stagionali, 
buona da mangiare, 

bella da vedere e da fotografare.

E non dimenticare di utilizzare l’ingrediente protagonista: il riso."

Ed ecco che alla lettura del regolamento il cervello è partito alla ricerca dell'idea, e dopo aver schivato il classico risotto, dopo aver scartato a priori l'inevitabile insalata di riso, dopo essersi a malapena soffermato su crocchette e simili, senza aver nemmeno calcolato le intramontabili verdure estive ripiene, è arrivato qui, a questi totani.


Perchè per me non c'è nulla di più estivo di un piatto di pesce, insaporito da un'erba selvatica estiva come il finocchietto, servito con dei succosissimi pomodori e buono sia caldo che freddo.

Ma veniamo alla ricetta.....




Tempo occorrente:
un'ora circa

Ingredienti per 2 persone:
6-8 totani (possibilmente gia puliti)
100 gr. di riso Arborio
un mazzetto di foglie di finocchietto selvatico
un cucchiaio di pinoli
un grappolo di pomodori di Pachino 
una manciata di capperi
una manciata di olive taggiasche
due spicchi di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale q.b.
olio extravergine di oliva


Portare ad ebollizione l'acqua per il riso.
Nel frattempo sciacquare accuratamente i totani e disporli ad asciugare in uno scolapasta (se non sono già stati puliti dal negoziante procedere come indicato qui per le seppie).
A bollore versare il riso nell'acqua, salare appena e cuocere per metà del tempo indicato sulla confezione.
In una padella sufficientemente ampia per far saltare il riso far rosolare in un filo d'olio uno spicchio di aglio e i pinoli, quindi unire il finocchietto lavato e i tentacoli dei totani, entrambi asciugati e tritati finemente.
Coprire la padella e far appassire il tutto per circa cinque minuti.
Scolare il riso e saltarlo brevemente nella padella fino a che il condimento non si sia distribuito in maniera omogenea.
A questo punto farcire le sacche dei totani con la farcia di riso al finocchio e chiuderne le estremità con uno stecchino di legno.
In un tegame abbastanza ampio da contenere tutto il pesce soffriggere in un filo d'olio l'altro spicchio di aglio, quindi unire i totani facendoli dorare a fiamma vivace su tutti i lati per qualche minuto.
Sfumare con il vino bianco, aspettare che evapori e allungare con poca acqua tiepida, coprendo il tegame e portando a cottura (ci vorranno 10-15 minuti circa).
Intanto scaldare una padella antiaderente senza alcun grasso e farvi grigliare brevemente su entrambi i lati i pomodorini divisi a metà, quindi condirli in una ciotola con un filo di extravergine, un pizzico di sale, i capperi e le olive sciacquati ed asciugati.

Servire i totani caldi o tiepidi con il loro sughetto e con l'insalata di pomodorini grigliati.

Ah, naturalmente si consiglia di avere a portata di mano tanto pane perchè ragazzi, ve lo dico, a tutto quel sughetto non si resiste!!! :)

Con questa ricetta partecipo al contest "Chicchi di Gusto", indetto da La Cucina Italiana in collaborazione con Curtiriso




e anche al grandissimo classico Colors and Food di giugno: azzurro e rosso




martedì, giugno 11, 2013

I filetti di trota salmonata in crosta di sesamo con maionese al wasabi e.....i vincitori del contest Happiness is Homemade

Si, lo so, lo so, ora che avete letto il titolo del post vorreste sapere subito i nomi dei vincitori, ma siccome io sono un po' str***etta vi lascerò aspettare ancora qualche minutino....del resto io stessa li ho conosciuti ieri pomeriggio, ma di questo vi racconterò dopo.....

Parliamo della ricetta invece, e guai a chi salta in fondo eh!!!!  :)

Si, cara Elena, mi sono data al pesce anima e corpo, ma per me è fisiologico.
Ogni anno con l'arrivo dell'estate (calda o fredda che sia!) mi si scatena un desiderio incontrollabile di mangiarlo.
Non che d'inverno non lo usi, ma quando arrivano i primi caldi scatta una molla che mi farebbe desiderare piatti di mare a pranzo e a cena tutti i giorni!

Naturalmente un po' mi controllo (altrimenti povere riserve ittiche!!) però da ora fino ad ottobre mettetevi l'anima in pace, qui da queste parti si cucinerà spesso!

Questa ricetta, come molte di quelle che escono dalla mia cucina, è di una semplicità sconvolgente e di una rapidità disarmante, insomma, ci vogliono veramente delle grosse, grossissime scuse per non farsi venire la voglia di replicarla.
La trota (o il pesce che trovate o che preferite) ve la fate sfilettare dal pescivendolo, la maionese potete scegliere se comprarla o farvela da soli, e in quindici venti minuti avrete pronto un piatto gustoso e diverso dal solito!




Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
2 filetti di trota salmonata
una manciata di semi di sesamo bianco
una manciata di semi di sesamo nero (in alternativa potete usare i semi di papavero)
maionese (io l'ho fatta seguendo questa ricetta qui)
pasta wasabi (in quantità a piacere)*
sale q.b.
olio extravergine di oliva

*occhio che il wasabi è fortissimo, per cui vi consiglio di procedere con piccole quantità e di assaggiare un pochino via via fino ad ottenere la piccantezza ed il gusto desiderati!

Accendere il forno a 200°.
Sciacquare i filetti di trota sotto acqua corrente e tamponarli con carta da cucina.
Con un pennello da cucina ungere leggermente un foglio di carta da forno e disporlo su una placca.
Adagiarvi i filetti di trota, ungere leggermente anche quelli, quindi salare a piacere e cospargere abbondantemente con i semi di sesamo.
Infornare e cuocere per circa un quarto d'ora (il pesce non dovrà cuocere troppo altrimenti diventerà secco).
Intanto preparare la maionese secondo la ricetta indicata sopra, quindi unirvi un pochino di pasta wasabi amalgamando fino a che non si sarà disciolta.
Servire i filetti di trota insieme alla maionese al wasabi.


Ecco, ora immagino di non poter temporeggiare oltre vero?
Allora vi devo dare i risultati della selezione dello chef Giuseppe Capano, giusto???

Ma a proposito, lo sapete che ieri sera ho avuto il piacere di incontrarlo di persona?!?

Noooo, non sto scherzando, era di passaggio da queste parti per lavoro e abbiamo approfittato per conoscerci, fare due chiacchiere, parlare del contest....devo dire la verità, per me è stato emozionante, e infatti non so bene cosa ho detto, sicuramente qualcuna delle mie l'ho combinata!!!

E con l'occasione mi ha consegnato i premi e il verdetto......mi ha raccontato che non è stato semplice, che c'erano tantissime ricette valide in gara, soprattutto nella categoria Dall'Orto erano davvero molte, e che dunque ha avuto piacere anche a scegliere, oltre ai vincitori, alcuni piatti che davvero meritavano una menzione d'onore.

Io, che ve lo dico a fare, sono stata d'accordo con lui e dunque, dopo averlo ringraziato ancora una volta (ma penso che non smetterò mai più) per la passione che mette nel suo lavoro e per aver accettato di collaborare a questa mia iniziativa, penso che dovrò finalmente passare all'annunciazione....peccato perchè mi divertivo a tenervi ancora un po' sulle spine!!!



E dunque veniamo a noi.........

Per la categoria 
Le Ricette Dalla Terra
VINCE:





Per la categoria 
Le Ricette Dal Mare
VINCE:







Per la categoria 
Le Ricette  Dall'Orto
VINCE:







Infine, per la categoria 
Le Ricette  Dolci
VINCE:




Menzioni d’onore:





La ricottina con fragole e pistacchi di Giulia Banfi




Non mi resta che fare i miei complimenti ai vincitori, invitandoli a mettersi in contatto con me all'indirizzo: robertaparis@gmail.com per concordare l'invio dei premi.

Faccio i miei complimenti anche alle menzioni d'onore, in special modo, concedetemelo, a Giulia Banfi, che ha partecipato via mail......ragazzi, che dite, non sarebbe il caso che a questo punto aprisse un blog anche lei??? 

Infine le parole non mi bastano per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato inviando le loro ricette, e lo chef Capano che ha dedicato tanto del suo tempo e delle sue competenze a questo contest!

Per me è stata un'esperienza indimenticabile 
e mi auguro che in qualche modo possa essere piaciuta anche a voi!

GRAZIE 
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