Avete presente una domenica di maggio, così piovosa e così pigra come solo una domenica di novembre saprebbe essere? E' ora di pranzo, l'appetito comincia a farsi sentire ma ad una rapida occhiata il frigorifero si rivela decisamente povero: due carote, un po' di pisellini, un cipollotto......un po' poco effettivamente!
E' così che nasce questa ricetta, dalla voglia di un po' di colore in questa giornata tetra e da un frigo vuoto.
Tempo di preparazione:
45 minuti
Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di riso Arborio
2 carote
una patata
una ciotolina di pisellini freschi
un cipollotto novello
olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco secco
due noci di burro
trito aromatico (basilico, prezzemolo, maggiorana)
parmigiano reggiano grattugiato
sale e pepe
In una casseruola di medie dimensioni far soffriggere a fuoco lento il cipollotto affettato sottilmente in un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Intanto sbucciare, lavare e ridurre in piccola dadolata la patata e le carote, poi unirle al soffritto e farle saltare velocemente. Dopo circa cinque minuti unire i pisellini, salare e sfumare con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungere un mestolo di brodo, coprire e portare a cottura per circa dieci minuti.
Nel frattempo lessare il riso per il tempo indicato sulla confezione, e dopo averlo scolato condirlo con una noce di burro, il trito aromatico e il parmigiano reggiano a piacere.
Servire caldo con al centro il ragù di verdure, che avrete legato con la rimanente noce di burro e spolverato con un po' di prezzemolo tritato e una macinata di pepe.
Gustarsi i colori della primavera e i profumi delle erbe aromatiche!
Caspita Robi! Sei troppo brava e decisamente molto.... produttiva! Cerco di "starti dietro", anche se a fatica...
RispondiEliminaAllora, parlando di riso e di primavera, assaporando gusti diversi tra loro ma decisamente perfettamente in armonia, la scelta del libro da abbianare, per me e in questo caso, è comunque semplice. Propongo il bellissimo romanzo di Jamie Ford "Il gusto proibito dello zenzero", che parla insieme di tempi vicini e lontani, di luoghi diversi ma complementari. E soprattutto di cuori orientali, che trovano comunque la strada per spianare le diversità.
Buon appettito!
Bellissimo, lo metto nella lista "da leggere subito"! Grazie Claudia!
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